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Autodromo meglio tardi, 50 anni, che mai? a Modena

Il nuovo Autodromo di Modena sarà caratterizzato da un tracciato del circuito più lungo, arrivando fino a circa 4 mila metri, con un rettilineo di oltre un chilometro, indispensabile per le esigenze della ricerca e della produzione più innovativa delle aziende della Motor Valley, anche per lo sviluppo dei veicoli green, elettrici e a idrogeno. Lo sottolinea il sindaco Gian Carlo Muzzarelli alla vigilia del dibattito in Consiglio comunale sulle delibere che consentiranno di completare il percorso del Procedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) avviato nel 2020 per l’ampliamento dell’autodromo, prima che la Conferenza dei servizi regionale, in programma venerdì 1 luglio, dia il via libera definitivo.

La Provincia, infatti, ha già approvato all’unanimità l’Accordo territoriale con variante al Ptcp, mentre al Consiglio comunale competono le delibere a carattere patrimoniale e di tipo urbanistico, con “le prescrizioni definite in Conferenza dei servizi – aggiunge Muzzarelli – che prevedono interventi di mitigazione ambientale, con particolare attenzione al contenimento dei rumori (senza aumentare i giorni di deroga che rimangono 30 all’anno come sono già oggi), implementano i sistemi di monitoraggio ed escludono i grandi eventi nel periodo invernale nel rispetto del Piano aria della Regione”.

Per il sindaco anche la scelta progettuale di costruire l’ampliamento del circuito sotto il piano di campagna consente, insieme alle barriere a duna, “di alleggerire l’impatto acustico e di mitigare l’inserimento ambientale, così come la nuova indispensabile viabilità di accesso e il parcheggio dovranno essere realizzati tenendo conto delle esigenze di sostenibilità del progetto e garantendo parametri migliorativi di permeabilità del suolo”.

Nello specifico, con le delibere comunali si prevede una riduzione dell’area in diritto di superficie all’aeroporto di Marzaglia, senza pregiudicarne eventuali progetti di futuro sviluppo, per consentire proprio di realizzare il cosiddetto chilometro lanciato, mentre alla società Aeroautodromo spa viene attribuito un diritto di superficie su di un’area che diventerà complessivamente di quasi 415 mila metri quadri.

L’altro provvedimento comprende la variante agli strumenti urbanistici comunali che va a modificare il progetto del 2008, non completamente realizzato, con la quale, nel primo stralcio attuativo, si allunga il tracciato rispetto a quello attuale, si inseriscono nuove strutture, tra le quali i laboratori del Masa (Modena automotive smart area) e l’area prova per i veicoli a guida autonoma o assistita, ma anche si prevedono nuove tribune e aree per il pubblico, ponti di collegamento, parcheggi e la nuova viabilità con accesso da via dell’Aeroporto per risolvere le criticità relative all’abitato di Marzaglia. Con il secondo stralcio attuativo si potranno realizzare anche sedi espositive, strutture alberghiere e funzioni commerciali.

“Modena e la Motor Valley – conclude il sindaco – meritano un impianto moderno all’altezza delle aspettative del settore, in grado di intercettare anche il pubblico interessato alle iniziative a carattere spettacolare, che possono garantire ricadute economiche positive sulla città, ma un impianto che soprattutto consenta di sviluppare innovazione e assicurare occupazione di qualità per il nostro territorio in un quadro generale di sostenibilità ambientale”.