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Dal caleidoscopico caos svetta Verstappen

Come definire le qualifiche del G.P. del Canada in una situazione che di sicuro sarebbe stata il regno di Gilles Villeneuve cui è intitolato il circuito e a 40 anni dalla sua scomparsa?

Caleidoscopiche o caotiche. Di sicuro potrebbero passare alla storia come quelle che tra la pole di Max Vestappen ed il tempo del 10° qualificato passano quasi 3″ mentre l’11° è oltre i 5″.

Il clima, in condizioni variabili, ha contribuito e non poco visto che in 6a posizione troviamo Mik Schumacher che sinora è sempre stato abbastanza disperso nelle retrovie.

Lo stesso distacco del secondo, Alonso è di 645/1000 e Sainz, cui dovrebbe spettare l’onere di sostenere l’onore della Ferrari in quanto Leclerc partire dall’ultima fila in quanto ha cambiato motori a volontà, è a quasi 8/10 di ritardo dal campione del mondo, sembrano essere una vera cartina di tornasole dell’oggi.

Appare nelle zone alte di cui si era dimenticato l’esistenza in questa stagione, Hamilton da ad 1″5 di ritardo davanti a Magnussen e del già citato Schumacher ed Ocon.

Da segnalare Zhou nei primi 10 davanti a Bottas. Quello però cui bisogna prestare l’attenzione è la strategia che è stata adottata dalla Ferrari.

Una strategia, dalla casa di Maranello, che è stata quella di cambiare motori a go go. Terzo motore per Sainz, ma senza penalizzazioni, che avrà il compito di andare a disturbare Verstapen che non è neanche protetto da Perez, mentre Leclerc di motori ne ha cambiati 2.

Si parla di strategie del sorpasso sia su questo tracciato sia nei prossimi due, ma sopra tutto l’ andare ad imitare quello che a suo tempo fece la Mercedes per sdoganare il un sol fine settimana una “marea” di motori da poterli poi utilizzare a rotazione nelle prossime gare senza dove pagare dazi0, ovvero quelle penalità che domani vedranno il “principino” doversi andare a conquistare ogni pezzo di reame per arrivare in zona punti e non perdere più di tanto nel confronti di Verstappen.

Qui in Ferrari si spera in una intrusione “violenta” al vertice del podio da parte del compagno di squadra Sainz che deve assolutamente dimostrare qualcosa di più a fronte di quello che è stato sinora.

Con due motori “sdoganati” ed utilizzabili alternativamente, partendo dai quasi 0 chilometri all’oggi, per 14 gare Leclerc dovrebbe sentirsi tranquillo, ben sapendo che avere davanti 18 piloti scatenati lo costringerà alla massima attenzione per non andare a mettersi nei guai in un marasma di traiettorie, specialmente quando il gruppo non si è disteso abbastanza.