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L’affare S.Ambrogio ha confermato il qualunquismo

Chiusura , blocco, apertura, si, forse, ma quando, vedremo ……Il caleidoscopio delle parole ha portato ad una realtà che si spera tutti abbiano giustamente interpretato su quelle che sembrava dovessero essere state le tempistiche dei lavori da effettuare su una struttura di 230 anni, mese più mese meno:il ponte di S,Ambrogio sulla SS9 che è l’asse portante di una regione tra Modena e Bologna.

Poi si scopre, relata refero, che non è che vi sia tutta la disponibilità economica necessaria, fatta salva quella della prima parte dei lavori che dovrebbe riguardare le parti portanti a diretto contatto coll’acqua sia nei momenti di secca sia in quelli di piena.

I primi avrebbero evidenziato possibili carenze strutturali in funzione dell’erosione costante di cui tutte le parti più basse dei pilastri di supporto vengono sollecitate, anche con vortici che erodono le parti del grato più vicine.

Il poi, la parte strutturale che interessa gli spazi di riempimento di tutte le volte con quello che è il piano di calpestio superiore dove transitano veicoli merci sempre più pesanti rispetto a quanto previsto dall’altra progetto, sembra essere quello da “finanziare” e nello stesso tempo quello che dovrà richiedere lo stop alla libera circolazione.

Da oggi, che poi non è più il domani ma forse almeno il dopo domani, si ha pertanto il tempo di effettuare una fotografia aerea di un aria ampia, di individuare le stradine in essere ed utilizzabili, quelle di cui rinforzare il bordo della massicciata per favorire un passaggio sicuro delle vetture in parallelo sul doppio senza di marcia.

Poi cercare una variante più sostanziosa della via Emilia ed alla curva che porta a sinistra cero i ponte continuare dritto e trovare un punto di attraversamento del fiume Paanaro giusto per ricongiungersi con la via Emilia, ovvero rettificare quella tratto