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FERRARI F1

In Ferrari si lavora anche sul casco

Gli interventi sul casco del pilota delle monoposto non sono certo una novità assoluta e si ripresentano periodicamente in apparizione Flash in funzione di quelle che possono essere le necessità dei motoristi in particolare.

Questa volta in Ferrari sul casco del madrileno è stata studiata e realizzata una extention abbastanza caratteristica nella forma e dimensione, segno evidente che la sua funzionalità è stata definita a livello sperimentale ed ora si spera che in pista sia in grado di veicolare meglio l’aria nella zona dello snorkel dove vi sono, poi, differenti selezioni interne in funzione di percorsi specifici che non riguardano solo l’alimentazione della chiocciola del compressore.

Questo studio e realizzazione stanno ad indicare come si sta lavorando di fino, senza tralasciare nulla che possa garantire potenza e velocità, quella, quest’ultima che manca in Ferrari a fronte della Red Bull.

Parallelamente, però, parte, proprio dal Madrileno, una crociata che ha come obiettivo quello di salvaguardare la salute e l’efficenza del pilota nella sua funzione normale, non certo nel momento in cui lo stesso viene coinvolto in un impatto.

La rigidità delle attuali monoposto ed il porpoising vengono a minare lo stato della forma fisica del pilota stesso e ne diminuiscono l’efficenza in gara con delle necessità di interventi massicci di terapia adeguata nei momenti un cui non vi è la presenza in pista tra una gara e l’altra.

Sempre Sainz parla di invecchiamento precoce da affaticamento che non potrebbe essere di certo sopportato in 10 anni di carriera e fa riferimento a quelli che sono i provvedimenti da prendere per cercare di ridurre queste situazioni “anomale”.