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F1: le squadre rumoreggiano sui soldi

Il G.P.di questo fine settimana potrebbe essere quello in cui concretizza lo scontro economico tra le squadre di seconda fascia e Ferrari Mercedes e Red Bullin funzione di quelle che sarebbero le percentuali di spesa per cui le squadre leader sarebbero prossime a quel limite denominato Budget Cap, ovvero quei 145 milioni di massimo che comprendono, poi, solo una percentuale della spesa globale che è necessaria per la gestione di un team di F.1.

L’ obiettivo di questa limitazione di spesa avrebbe dovuto avere lo scopo di equiparare le singole opportunità, anche delle piccole squadre, di essere più competitive a fronte di quelli che sono definiti top teams. Ovvero dare l’opportunità agli stessi di essere più frequentemente nella zona alta della classifica di zona punti.

Stando ai rumors dell’oggi, i tre top team sarebbero già arrivati ad un limite di spesa che li costringerebbe a dover limitare, da ora in poi, gli sviluppi delle loro monoposto, sempre che non vogliano andare ad accedere ai tesoretti accantonati per lo sviluppo delle monoposto del prossimo anno e quello per gli imprevedibili incidenti in stagione.

Alla Fia sono arrivate due differenti correnti di pensiero: la prima riguarda l’aggiornamento delle cifre che si possono spendere tenendo presente che le sofisticate materie prime, relativi sistemi di lavorazione nonché il costo delle fonti energetiche, hanno subito degli incrementi che non erano certo previsti o prevedibili per cui è stato richiesta una rivalutazione della cifra sotto la voce inflazione.

Incrementi di spesa che salverebbero da penalizzazioni, ma quali sarebbero viene da domandarsi, chi superasse il top level di spesa mentre questo incremento sarebbe solo parzialmente interessante per le squadre minori perché, per spendere più soldi gli stessi devono essere disponibili. Opzione che si potrebbe concretizzare solo con la disponibilità di una maggioranza decretata in 8 voti a favore a fronte delle 10 iscritte la mondiale.

L’altra voce è invece legata alla revisione degli attuali parametri andando ad escludere al tre voci oltre a quelle che già oggi non vengono conteggiate. Una cosa è certa la Fia deve correre ai ripari per quanto riguarda i controlli, ovvero modalità e personale molto qualificato per un controllo su quelle che sono le auto certificazioni, oggi richieste.