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Miami molto duro per piloti e gomme

Il G.P. di Miami ha messo in evidenza un paio di cose, in particolare, in funzione della temperatura dell’aria e dell’asfalto ha mandato in crisi da una parte il fattore umano, dall’altra quello tecnico, gestione delle gomme.

A fine gara i piloti, almeno quelli che si sono visti in attesa di salire sul podio. avevano della trasfigurazioni che erano l’evidente stato di un forte affaticamento del fisico, dettato sia dalle prestazioni richieste dal tracciato, ma anche per una presenza inattesa di temperature già di per sé elevate nell’aria, figuriamo in un abitacolo simile ad una seconda pelle e abbracciati dalle tute ignifughe.

Hanno avuto un anticipo d’estate con umidità equivalente e Sainz ha sentito l’impellente necessita di togliersi anche la maglietta per vedere di alleviare la situazione mentre era in attesa di salire sul terzo gradino del podio.

Verstappen e Leclerc seduti spossati quanto basta a sorseggiare acqua per vedere di ristabilire la situazione ne erano l’espressione eloquente. Chi poi nelle prove ha avuto qualche problema di impatti ha anche visti accentuate le sollecitazioni ai muscoli del collo come peraltro lamentato un pò da tutti.

Da punto di visti della tecnica sono state le gomme anteriori di destra che hanno impegnato maggiormente i piloti che si sono spesso trovati ad allargare la traiettoria o a palesare, come Leclerc dall’8° giro, evidenti casi di graining, con la prima dotazione di pneumatici di mescola media che sono stati quelli preferiti per la prima parte della gara.

Chi aveva la monoposto con la monoposto migliore ha potuto percorrere qualche chilometro in più, non molti però. Meno problemi si sono manifestati con le gomme dotate di battistrada più duro, tanto da consentire a Leclerc prima e Verstappen poi di alternarsi al vertice del giro più veloce in gara.

I dati raccolti in pista saranno all’origine di come potranno essere sviluppate le monoposto per il prossimo appuntamento di Barcellona dove sono attesi, da parte di tutte le squadre, i primi importanti e consistenti pacchetti di sviluppo tecnico sempre più concentrati a fronte della gestione o eliminazione del porpoising.