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C'era una volta

Stramaledetto quel giorno senza smartphone

Maledizione all’ennesima potenza per quel giorno, non aver avuto quello smartphone di cui oggi non si può fare senza e che ti consente selfie ed episodi di vita quotidiana da tenere tra i ricordi. E che ricordo.

Riunione a pranzo al Green Park di Casinalbo dove Enzo Ferrari si doveva togliere molti sassolini dalle scarpe non poteva attendere il tradizionale appuntamento di fine anno, per incontrare la stampa.

Ognuno dei presenti aveva un proprio dossier che era stato accuratamente preparato da Franco Gozzi e che veniva passato diligentemente, di volta in volta, a Ferrari che prendeva spunto per leggere la “sentenza”.

Guai a risentirsene, controbattere con troppa puntigliosità perché c’era sempre la dose di riserva con cui Ferrari rincarava e di molto ilsuopensiero.

Stranamente le cose non mi andarono troppo male in quanto in tanti altri giornalisti avevano fatto di peggio e con qualcuno era veramente arrabbiato, molto arrabbiato.

Nella nota che mi riguardava si faceva un riferimento a Gilles Villeneuve, poca cosa comunque per il Drake ma molto di più per il pilota che si era legato qualcosa al dito.

Dopo pranzo, avendo tutti lasciato le rispettive macchine a Maranello, rientro collegiale in pulmino.

Mentre attendo il turno, Gilles si affianca e mi dice “ti accompagno io.” Rifiutare mi era sembrato scortese e mentre lo seguivo non mi accorsi che Gozzi mi voleva “acchiappare”. Evidentemente, sapeva qualcosa.

Salgo in macchina, cintura allacciata e, stramaledetta la mancanza dello smartphone, dal selfie a quello che è avvenuto nei miei 10 minuti più esaltanti della mia vita automobilistica.

Dalla partenza con corpo e testa spiccicati contro lo schienale, ad una serie di sorpassi al fulmicotone con passaggi talmente stretti da poter accende un cerino sulla fiancata della macchina sorpassata o incrociata.

Accelerate altrettanto importanti quando il traffico non gli consentiva di fare quello che lui mi voleva dimostrare ed era costretto a frenate altrettanto violente.

Oltre alla stramaledetta assenza dello smartphone, l’unico tratto “guidato” è stato allora il passaggio vicino all’ospedale di Formigine il resto era abbastanza rettilineo.

Ripensando all’episodio mi rammarico che non vi fossero già le 4 o 5 rotonde che vi sono adesso per essere attore non protagonista di come le avrebbe aggredite.