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FERRARI F1

Gilles auto da strada 2

Automobile 3. Imola la Ferrari programma una seduta di prove sul circuito del Santerno ma quando la squadra arriva di prima mattina si ha la certezza che una parte dei test dovrà essere procrastinata in attesa del sole previsto nella tarda mattinata.

Gilles Villeneuve scalpita nel box fino a quando decide di impossessarsi di una delle vetture di servizio “tipo 5 porte” e va ad ispezionare il circuito, un paio di tornate poi si ripresenta in corsia box e scambia qualche impressione con i tecnici.

Dopo un pò, visto che i meccanici erano liberi dal lavoro, propone un giro di pista per controllare se le cose sono migliorate, in quattro salgono con la velocità ed agilità di una gatto, non sapendo quelle che erano le vere intenzioni di Gilles.

Sin dalle prime immagini sul circuito chiuso si intuisce che sta facendo provare delle sensazioni forti, le Minerali sono percorse con la vettura in bandiera tutta di traverso. Chi è rimasto ai box si precipita a recuperare un rotolo di carta igienica da srotolare in pista come traguardo da tagliare.

Altra idea che più malsana non poteva essere. Gilles arriva velocissimo ed all’ultimo istante con una manovra a dir poco surreale ed impensabile anche per uno dei suoi collegi della F1, butta la Tipo con 5, dicasi 5 persone a bordo, in un testa coda a 180° per attraversare la striscia del traguardo in retromarcia, di coda.

Peccato che però la fettuccia di carta igienica stesse già cadendo a terra in quanto chi la stava sostenendo si era gettato a pesce a bordo pista.

Non appena la vettura si è fermata tre portiere si sono spalancate ed è sembrato di assistere ad una scena da cartone animato con i 4 meccanici che si gettavano fuori con i capelli che sembravano, come da ricordo per i più anziani, la réclame della Presbitero con la testa piena di matite.

Temevano che Gilles volesse fare un altro giro ma questa voltain senso contrario, non si sa mai. Esperienza più unica che rara in quanto era arrivata una telefonata a Maranello di Ferrari che voleva informazioni e quando ha saputo cosa stava succedendo i suoi toni e fulmini fecero pensare che ad Imola vi fosse un sole cocente.

Automobile 4 Monza agosto, 1979, è la gara cardine per consacrare il ritorno del titolo iridato piloti alla Ferrari con Jody Scheckter. La squadra è impegnata nel tradizionale appuntamento di Ferragosto con un discreto pubblico presente suddiviso un pò in tutte le tribune presenti.

Squadra al gran completo, manca solo Enzo Ferrari, e le prove iniziano pochi giri e nel rettifilo il primo motore passa a miglior vita con l’intervento necessario di ripristino, dall’olio, dell’asfalto. Conciliabolo ed esce Villeneuve che di giri ne qualcosa in più poi anche la sua monoposto si ferma senza più motore avvolto in una inequivocabile nuvola di fumo.

Si arriva ad un attimo della pausa pranzo e Jody ritorna in pista. Pia illusione anche questo motore esala l’ultimo respiro dopo pochi giri. Prove sospese, sia per controllare in loco l’origine del danno ed in attesa del “rifornimento” motori 12 cilindri boxer che sono stati recuperato dal magazzino di rotazione e sono attesi quanto prima grazie ad un mezzo veloce.

Solo molto dopo le 15 una monoposto torna in pista ma rientra velocemente ai box perché qualcosa non va e si cerca di evitare un’altra rottura. E’ allarme rosso e viene dato ordine di mentre a trappe forzate motori di riserva da far giungere a Monza per la tarda serata.

Passano i muniti, quasi le ore, ed il pubblico, pagante, comincia a rumoreggiare lazzi fischi più ne ha e più ne metta. Gilles chiede spiegazioni e quando gli “traducono” cosa stia succedendo va a prendere una delle macchine di servizio ed inizia ad inanellare alcuni giri di pista, gli servono per prendere le misure di come far divertire il pubblico.

Poi all’improvviso davanti ad ogni tribuna dove era presente il pubblico si cimenta in “burn out” testa coda completi, otto e quanto altro. Il pubblico in estasi si arrampica sulle reti e lo incita a gran voce con applausi da spellarsi le mani.

Il valore del biglietto è ampiamente “rimborsato”. tutti a sedere composti silenziosi e rispettosi, tanto che, quando sul far della sera, prolungando l’orario di presenza in pista oltre i limiti imposti dal rumore, le due monoposto si sono ripresentate in pista ed hanno potuto girare con continuità il vero boato era quello dei presenti

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