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8 maggio 1982 che tristezza quella notte

Con il passare delle ore dopo l’incidente in cui Gilles rimase vittima a Zolder, si susseguiva una ridda di voci su quelle che erano le sue effettive condizioni di salute.

Si era sparsa anche la voce che ne fosse decretata la morte poi smentita per la solita mania di protagonismo di qualcuno.

Come San Tommaso, assieme al collega Giampiero Agosti ci recammo all’ ospedale di Lovanio, in italiano, dove esisteva un centro molto qualificato su un erto tipo di lesioni fisiche, come quelle che erano state riscontrate durante le visite al pronto soccorso.

Volevamo cercare qualcuno, qualche medico italiano di cui sapevamo la presenza per avere quelle risposte che ha “appassionati” dell’aviatore speravamo.

Entrando una lunga fila di telefoni a muro. In uno di questi, ci da le spalle, Mauro Forghieri che è in linea con Ferrari a Modena. Telefonata un pò concitata e poi il commento ad alta voce senza sapere di aver due testimoni.

Quando se ne accorge: ragazzi mi raccomando silenzio, specialmente tu Stefanini. Non ci dice dove sia Gilles perchè era già un pò che era impegnato al telefono e pertanto noi proseguiamo la nostra ricerca sino a quando veniamo “scoperti” da Marco Piccinini che oltre a non dirci niente si allontana velocemente e dopo poco cominciano a circolare per i corridoio i gendarmi che cerchiamo di evitare, prima di essere “cortesemente” invitati a ritornare sui nostri passi e scortati all’uscita dove si trovano schierate altre forze dell’ordine davanti alle porte che sono state chuise.

L’ultimo tuffo al cuore di quella pessima trasferta, la domenica mattina quando ormai il decesso era stato ufficializzato in quanto da Montecarlo era arrivata la moglie Johanna ed uscendo dal circuito per l’aeroporto vedemmo il nuovo elicottero 109 di colore bianco di Gilles parcheggiato in una vana attesa . E dire che il canadese lo aveva acquistato per rientrare subito dopo le qualifica a Montecarlo per festeggiare il compleanno di Melanie e rientrare poi con tutta la famiglia a Zolder alla domenica.

A proposito era la prima volta che la moglie di Gilles non lo aveva accompagnato in un fine settimana di gare.