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FERRARI F1

Spiccioli di Gilles elicotterista a Maranello

Elicottero 1 C’era un elicottero denominato jux 500 che era quello che piaceva tantissimo a Villeneuve, in particolare dopo che il collaudatore che lo aveva portato a Maranello per mostrargliene le capacità prestazionali, gli aveva fatto vivere le emozioni del giro della morte, un attacco agonistico già di per se abbastanza difficile e pericoloso con un aereo, figuriamoci con un elicottero che si trova a girare verso il basso e con una rapidità massimo richiede l’inversione nella inclinazione delle pale.

Quando Ferrari, Enzo ovviamente, ricevette la “soffiata” di quanto era avvenuto in pista andò su tutte le furie e le sue urla furono sentite per tutto il reparto corse mandando in tilt il sistema in quanto quando si sentivano queste sfuriate tutti drizzavano le orecchie e si facevano un immediato esame di coscienza.

A seguire il confronto rapporto in cui Ferrari piegò al canadese quanto dovesse evitare delle situazioni pericolose all’esterno dell’attività in pista in quanto la squadra stava investendo su di lui.

Elicottero 2 Giornata di prove a Fiorano e nel trasferimento da Montecarlo, il pilota canadese, con il suo elicotterio si imbatte in una situazione meteo molto pericolosa dalle parte di Piacenza dove il maltempo stava imperversando.

Villeneuve si abbassa a radere il terreno, quasi sembra atterrare, ma visto uno spiraglio verso est, direzione Fiorano, riparte a massima potenza con una prima fase a volo radente prima di risalire nel punto in cui il sistema nuvoloso sembra esser meno pericoloso.

L’arrivo a Fiorano è in leggero ritardo rispetto al programma di tizio e già la cosa aveva messo in allarme la squadra in pista e di conseguenza, ad effetto domino verso l’ufficio del “capo” in reparto.

Neanche il tempo di far partire la sfuriata con una lavata di capo di quelle “memorabili” che si scatena su Fiorano e dintorni il finimondo nonostante un sole splendido.

In cielo l’assordante fragore degli elicotteri d’attacco per il trasporto truppe, simil Vietnam. Parallelamente la strada si riempie delle sirene delle gazzelle dei carabinieri che bloccano, quella che poi sarebbe diventata via Villeneuve ed il tracciato viene blindato con pattuglie lungo il perimetro.

Il portinaio avverte il reparto corse quindi anche Ferrari che blinda l’accesso, vietato entrare, perché non si capiva cosa stesse succedendo. A seguire, sempre a sirene spiegate arrivano alcune vetture che poi sono tate identificate come quelle dei “servizi” . Una di queste si dirige al reparto corse dove peraltro anche l’ingresso era stato messo in quarantena dai carabinieri.

Il colloquio tra gli agenti della sicurezza nazionale si svolge nell’ufficio di Enzo Ferrari.

La manovra spericolata di Villeneuve aveva messo in allarme per una possibile organizzazione di un attentato. Gli agenti spiegarono che, se il pilota fosse atterrato fatto riconoscere per la causa di forza maggiore, avrebbe solo perso qualche tempo per espletare le pratiche del caso.

La manovra invece è stata interpretata come un possibile pericolo. Interrogatorio del pilota che ha spiegato per filo e per segno quanto successo e dopo qualche ora, sia pure in notevole ritardo sono riprese le prove di sviluppo.

Alcuni gadget della Ferrari, autografate dal canadese con foto di rito è stato il giusto epilogo della cosa.