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Ferrari condannata dall’asfalto di Imola

Impensabile e per certi assurdo ma è stato proprio l’asfalto di Imola. il circuito di casa che avrebbe dovuto consacrare la “fuga” delle F 1-75 a tradire le due Ferrari in partenza con l’asfalto bagnato, mentre ciò non era successo nella gara sprint e Leclerc era partito a fionda superando Verstappen, almeno sino al penultimo giro..

E’ il rumor che esce dalla Ges di Maranello. Se per Leclerc si è trattato di perdere alcune posizioni a vantaggio di coloro che si sono poi presentate sul podio, per Sainz la situazione è diventata “tragica”, dopo poche centinaia di metri quando il contatto da dietro di Ricciardo lo ha proiettato nella sabbia da dove non è più uscito.

Si parla di una presenza di rattoppi in bitume molto liscio e scivoloso la cui apposizione si è resa necessaria per cancellare le precedenti verniciature che indicavano come posizionare la monoposto nelle precedenti gare

Nessuno degli uomini Ferrari presenti in loco e prima che arrivassero le monoposto a posizionarsi sullo schieramento ha percepito che vi potesse essere la trappola della scivolosità anche perché nessuno ha effettuato nessun controllo con le suole delle scarpe.

Una volta arrivate le monoposto l’asfalto era parzialmente coperto dalle stesse per cui nessuno poteva verificare la cosa e nello stesso tempo avvisare i piloti.

Della cosa si è fatto tesoro ed in futuro, tra i controlli da effettuare sulla procedura di partenza è di sicuro “comandato” il controllo di quanto è più basso il livello di aderenza per le ruote posteriori, in particolare in presenza di pioggia..