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Per Carlos Sainz quei 3 minuti di troppo

Carlos Sainz ha tutte le ragioni per essere arrabbiato, quanto? Di più del di più. Dopo la bandiera rossa che lo ha fermato nel primo dei giri veloci possibili, per l’uscita di pista di Fernando Alonso, il secondo tentativo è stato “vanificato” da un inconveniente su cui la Ferrari deve indagare scrupolosamente.

Quando i meccanici hanno tolto le termocoperte ed è stato dato “l’ordine” di accensione motore, lo 066/7 montato sulla F1-75 dello spagnolo si è rifiutato, a lungo, di accendersi e consentirgli di andare in pista con i tempi necessari per effettuare i due giri necessari per effettuare il congruo riscaldamento delle gomme per poter poi andare ad effettuare il giro “speciale”, per essere a fianco, almeno, al suo compagno di squadra, con la giusta aderenza.

Quando la sua monoposto si è mossa dal “garage” per imboccare la pit lane e cominciare il giro di pista, per il lancio, i tempi necessari erano “scemati” e gli pneumatici si erano già ed inesorabilmente raffreddati.

Fermo restando che la sua sola 9a posizione nello schieramento di partenza, il vero problema, in casa Ferrari, è quello di verificare utilizzando i dati raccolti dalla telemetria, il perché vi è stato questo ritardo nella risposta delle sollecitazioni al motore, prima che lo stesso si accendesse regolarmente.

Una situazione da non sottovalutare per la gara di domani, in particolare nel momento in cui le due F1-75 saranno schierate per la partenza, e sarà dato il via libera per l’accensione dei motori.

Quanto successo, nonostante se ne dica, non può non aver influenzato negativamente il morale del madrileno che già si trova a dover ripetutamente fare da spalla al compagno di squadra.

La sua gara sarà, assolutamente, in salita perché davanti a lui sono tornate le Mercedes, le Mc Laren ed una delle Alpine e piloti che non sono certo accondiscendenti, se attaccati, per difendere la posizione.