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Maserati: Modena è solo l’1% delle vendite

Dopo i dati resi noti dalla capogruppo Stellantis la Maserati ha diffuso Nore più particolareggiate sulla propria attività.  La Maserati ha chiuso il 2021 con ricavi per 2,021 miliardi di euro, a fronte desoli 1,375 miliardi nel 2020.

Dati che garantiscono il passaggio da un risultato operativo che, da una perdita di 91 milioni, registra un utile di 103 milioni, con un margine del 5,1%. Il miglioramento lo si deve la + 41% nelle consegne con a 24.269 unità, America in salita del 50%, l’Europa del 21% e l’area della Cina del 32%. A livello di prodotto, la Levante pesa per il 59% dei volumi, la Ghibli per il 33%, la Quattroporte per il 7% e la MC20, unica vettura della gamma costruita a Modena, per l’1%.

L’amministratore delegato Davide Grasso ha confermato che tutte le Maserati continueranno ad essere realizzate esclusivamente in Italia. Il programma della produzione e commercializzazione di vetture elettrificate prevede che l’anno prossimo sia svelata la variante Folgore della GranCabrio e della Grecale, la cui presentazione ufficiale è in calendario per il prossimo 22 marzo.

Tra il 2024 e il 2025 toccherà alla MC20 e alle nuove Quattroporte e Levante. La berlina e la Suv saranno disponibili esclusivamente con motorizzazioni elettriche e avranno anche sistemi di guida assistita di Livello 3.

La Ghibli, invece, è destinata a fine commessa, per la decisione dei vertici aziendali di essere presenti nel segmento delle berline sportive con un solo modello e non con due come oggi. Entro tre anni, quindi, la Maserati sarà il primo marchio di lusso a dotarsi di una gamma completa di auto a batteria.

Il passo successivo è atteso per il 2030, quando il Tridente sarà spuntato a favore della Folgore e sarà un marchio esclusivamente elettrico. Queste sono le intenzioni della direzione alla luce anche di quanto stabilito dal piano industriale strategico del gruppo Stellantis. Tuttavia, molto del futuro della Maserati, come di altri marchi del costruttore guidato da Carlos Tavares, dipende dalle evoluzioni “richieste” delle normative e, ovviamente, anche dalle richieste dei consumatori.