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Ferrari pensiero: alla scoperta di Jeddah

La prima giornata in pista del Gran Premio dell’Arabia Saudita ha visto la Scuderia Ferrari Mission Winnow impegnata soprattutto a fare conoscenza con il tracciato della Jeddah Corniche che ha confermato le attese, rivelandosi una pista completamente diversa da qualsiasi altra, sia per il suo velocissimo disegno – a dispetto delle 27 curve – sia per il comportamento delle gomme, alquanto anomalo, con la mescola più dura che si è rivelata fino a questo punto la più prestazionale in assoluto. La giornata della squadra si è complicata proprio nel finale della seconda sessione, quando Charles Leclerc è uscito di pista alla curva 22, urtando violentemente contro le barriere di protezione: nessuna conseguenza per iI pilota mentre sono stati rilevanti i danni subiti dalla SF21 numero 16, anche se non richiederanno la sostituzione del telaio o della power unit che era quella prevista per l’utilizzo in gara.

FP1. Nella prima sessione sia Carlos Sainz che il compagno hanno optato per la mescola più morbida tra le tre messe a disposizione da Pirelli: il timore era infatti che la polvere presente in abbondanza sull’asfalto non garantisse un buon grip alle vetture. L’aderenza si è invece rivelata superiore alle attese: Carlos ha ottenuto come miglior tempo 1’30”564, precedendo di 36 millesimi il compagno di squadra. Nel complesso i due ferraristi hanno percorso rispettivamente 26 giri ciascuno completando in totale poco più della distanza del Gran Premio (50 giri) che scatterà domenica alle 20.30 locali (18.30 CET).

FP2. Nella sessione serale Carlos (22 giri all’attivo) e Charles (23) hanno continuato il lavoro di valutazione gomme dividendosi i compiti nella prima parte del turno: lo spagnolo ha montato le Hard, mentre il monegasco è sceso in pista con le Medium. Entrambi si sono migliorati progressivamente grazie alla maggiore confidenza con il circuito, all’aumento del grip man mano che le vetture giravano depositando gomma in traiettoria e alla lieve diminuzione della temperatura. Carlos è sceso fino a 1’29”804, mentre Charles ha centrato 1’29”818. Per la simulazione di qualifica i due sono scesi in pista con mescola Soft ottenendo i rispettivi tempi di riferimento anche se – al pari degli altri piloti in pista – si sono migliorati solo di poco: Sainz ha centrato 1’29”589 al secondo tentativo, mentre Leclerc ha fermato i cronometri a 1’29”772. La parte finale della sessione è stata come di consueto dedicata alle prove in configurazione gara ma è terminata in leggero anticipo a causa dell’uscita di pista di Charles.

Programma. La terza ora di prove libere è prevista domani alle ore 17 locali (15 CET), mentre le qualifiche andranno in scena alle 20 (18 CET).

Carlos Sainz #55

“Giornata molto emozionante in generale, trascorsa a fare conoscenza con la pista e ad abituarsi a un tipo di circuito così diverso. Andare a tali velocità tra questi muri è davvero una sensazione intensa e trasmette una bella scarica di adrenalina. La macchina oggi si è comportata abbastanza bene, quindi ora si tratta di metterla a punto, di capire le gomme, di lavorare sul setup e identificare qual è la strategia giusta per il resto del weekend. Le curve cieche sono ovviamente insidiose ogni volta che qualcuno è in un giro di raffreddamento e tu sei in un giro veloce. C’è infatti una enorme differenza di velocità, quindi bisogna che tutti siano super concentrati anche quando non si sta spingendo. La pista lascia pochissimo margine di errore e Charles oggi è stato sfortunato. Sono sicuro che il team riuscirà a mettere a posto la sua macchina per domani e che potremo entrambi spingere al massimo in qualifica.”

Charles Leclerc #16

“Purtroppo questa giornata non si è conclusa come avremmo voluto. Guardando agli aspetti positivi, siamo riusciti a completare il nostro programma e abbiamo svolto tutte le prove che avevamo previsto per queste due sessioni. Il potenziale c’è e se riusciremo a mettere tutto insieme domani mi aspetto una buona giornata. Mi dispiace per la squadra che dovrà fare un gran lavoro per rimettere a posto la mia macchina e farò di tutto per ripagare il loro sforzo con il miglior risultato possibile. La pista mi piace molto e direi che la parte nella quale è più bello guidare è la sezione in cui si va più veloce che però è anche quella che non ammette errori. L’aspetto più difficile è prendere il ritmo sfiorando i muretti e prendendo confidenza con le curve cieche, ma appena ci riesci, questo tratto è ancora più emozionante. Il grip è stato migliore del previsto e devo dire che il personale del circuito ha fatto un gran lavoro per pulire l’asfalto rendendolo molto meno polveroso di ieri. Una delle cose che mi ha colpito di più è stata l’evoluzione della pista che è stata molto diversa da quella dei circuiti cittadini tradizionali. Domani sarà fondamentale azzeccare il momento giusto per scendere in pista in qualifica per avere un giro pulito evitando il traffico, visto che il tracciato è piuttosto stretto.”