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Leclerc in pista ad Imola con la SF71h

La Ferrari sta effettuando dei test di comparazione sulla pista di Imola con la monoposto che è risultata la più competitiva a fronte dell’ultima generazione, per sviluppare la correlazione esistente tra quello che viene sperimentato all’interno della GES e quello che avviene in pista.

Su cosa stanno provando oggi Leclerc e domani Sainz c’è il massimo riserbo per cui le illazioni si sprecano. A rendere ancora più misterioso quello che si sta portando in pista è venuto anche uno stop, alla variante delle minerali, che ha richiesto il recupero della monoposto con il carro attrezzi e nello stesso tempo ha richiesto un ricovero ai box per un lungo intervento.

Da un primo momento si era sparsa la voce che su questo monoposto fosse montato un esemplare “sperimentale” di quello che potrebbe e dovesse essere il motor superaste da utilizzare per il prossimo anno.

Poi a scalare si è parlato dell’evoluzione dell’attuale motore, mentre, in concretezza sembra che vi sia un esemplare sperimentale del supporto di recupero di energia elettrica e potenza da mettere a disposizione in altri momenti della gara.

Da un primo si era sparsa la voce che fosse stato questo componente a causare lo stop che è venuto a contrastare il lavoro in pista che è stato infastidito anche dalla presenza di una leggera pioggia.

Alla fine della storia sembra che invece il lavoro si stia concentrando sul confronto di varie soluzioni aerodinamiche di cui fornire i dati di pista ad Antonio Fuoco che sta lavorando in parallelo al simulatore per definire il delta differenziale tra le due risultanze.

Questo programma sarebbe inoltre finalizzato a definire l’aspetto della messa a punto di nuovo simulatore che sarà chiamato a sviluppare la monoposto 2022nell’inverno prima dei suo debutto in pista per i test comparativi e di sviluppo con tutte le altre squadre.