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Quanto interessa il futuro della Pista di Marzaglia e la viabilità esterna…..?

Da quando è stato ufficializzato che all’interno dell’attuale progetto, quello già esistente, della Pista di Marzaglia di proprietà della Aerautodromo Spa, è prevista una serie di lavori che la dovrebbe elevare al rango di autodromo, atto a ricevere delle competizioni di un certo livello, si sono moltiplicate le iniziative per entrarne in possesso in quanto l’attuale proprietà, sembra il 97% delle azioni in essere, sia interessata alla cessione.

L’interessamento è da considerarsi “internazionale” in quanto, proprio tra le società che hanno effettuato delle ispezioni conoscitive ve ne sono anche d’oltre confine.

Innanzi tutto bisogna chiarire che la procedura della VIA, Verifica Impatto Ambientale, non è automaticamente un luogo a procedere, ovvero realizzare l’allungamento “veloce” previsto e degli spazi per poter accogliere l’eventuale pubblico, in sicurezza.

Visto quanto successo sinora è infatti molto probabile, anche se sull’intervento esiste un grosso interesse, anche di intervento economico, degli amministratori locali e regionali e questo è un buon punto di partenza, che nel tempo di legge si concretizzino dei se e dei ma a rallentare il “nulla osti”.

Tra coloro che hanno manifestato il loro interesse, è voce datata che una volta realizzati tutti i lavori, la stessa Ferrari potrebbe essere interessata ad entrarne in possesso stante le necessità relative ai nuovi programmi sportivi che potrebbero diventare prioritari a fronte della F.1 in quanto in grado di generare “reddito” con l’allargamento ai privati.

Una voce più concreta è quella di un commercialista di Modena che pensa di raccogliere una larga rappresentanza societaria di base partendo da una quota minima per azione di 50.000€. Analoghe soluzioni sembrano prendere corpo anche dalla vicina Bologna senza escludere l’interessamento dei nuovi insediamenti industriali che dovrebbero diventare operativi entro i prossimi 2-3 anni.

Definito il programma di sviluppo dell’impianto, rimane un grosso scoglio da superare, per farlo accedere alle competizioni. E’ la mancanza di una viabilità ordinaria di accesso visto che l’attuale strada la si potrebbe definire già a senso unico alternato se con una normale vettura si arriva ad incontrare uno degli autobus per il trasporto pubblico.

Problemi che non solo sono insiti nella larghezza della sede stradale ma anche dalle condizione di cedevolezza delle banchine laterali.