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Viabilità a Modena : si deve solo imparare come i semafori che danno via libera ai mezzi di soccorsi

Modena capitale dei motori, Modena cornice Motor Valley Fest… Parole parole… per Modena. La realtà è una viabilità che deve solo imparare guardando ad altre città, anche della sola Padania, per quanto riguarda l’oggi e non solo pensare al futuro proprio per non volere e potere, per conoscenze e volontà di applicarle, cercare di attutire i problemi relativi alla viabilità.

Quei problemi che sono alla vera origine di una forte percentuale all’interno di quel 25% dell’inquinamento globale che si può addebitare all’auto in quanto proprio quello che manca è la mobilità, ovvero l’auto oggi non è mobile ma per motivi esterni alla stessa.

Semafori che d’intelligenza non conoscono il significato del vocabolo e da Verona, in tale direzione, ci viene un insegnamento non da poco.

Nella città scaligera i semafori, che insistono sulle strade che sono le più trafficate, sono stati programmati in modo da poter captare un segnale radio inviato da un’ambulanza che sta “correndo” a sirene spiegate alla volta di un ospedale, per sincronizzarsi velocemente in modo tale da dare lanterna “verde” nella direzione di provenienza del mezzo di soccorso.

L’attivazione avviene quando il mezzo si trova anche oltre i 100 metri di distanza dall’incrocio per cui l’eventuale fila, presente davanti, può districarsi in modo tale da consentire al mezzo per non avere quei rallentamenti che fanno scorrere un tempo che sommato può dimostrarsi vitale per i feriti trasportati, nonché un aggravio nei tempi di recupero presso gli ospedali.