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Sainz e Leclerc su un divano in attesa di una poltrona per due e Giovinazzi?

Carlos Sainz nella sceneggiatura di oggi oltre al divano in cui ha letto e risposto alle domande scritte per ognuno di loro da Mattia Binotto si è accomodato in una poltrona molto comò con ampi spazi a disposizione.

118 GP nel carniere fanno sì che non deve essere considerato un pilota per fare esperienza, ma per dare il suo massimo avrà bisogno di un minimo periodo di assestamento per assuefarsi alla SF21 e alle metodologie di lavoro della squadra:

“Spero di essere al top già al primo GP, ma conto di migliorare sessione dopo sessione, di gara in gara”. Ed in effetti i test che lo hanno interessato sinora sono l’indice di come la squadra abbia bisogno dei suoi risultati per il campionato costruttori.

Qual è l’obiettivo minimo del 2021?
“La Ferrari come squadra dovrà fare meglio del risultato ottenuto nel 2020, ridurre il gap dalla Mercedes, per prepararci al 2022, visto che realisticamente sarà la prima opportunità per fare un salto più grande e, quindi, puntare in alto. Ora ci vuole un po’ di pazienza: è il momento di rimanere calmi per creare una buona base per il 2022”.

Ti senti un pilota di passaggio a Maranello?
“In una video intervista Charles mi ha chiesto come mi sarei visto fra cinque anni. E io gli ho risposto: campione del mondo. Non so se sarà solo un sogno o se si concretizzerà, ma l’obiettivo di ogni pilota che corre in F1 è laurearsi iridato, altrimenti non avrebbe senso essere nel mondo dei GP. Certo fa piacere gareggiare, sicuramente è bello essere parte di una squadra, ma alla fine ogni pilota ambisce a diventare campione. È per quello che si lavora: si continua a crescere imparando dagli errori che si sono commessi nella speranza di diventare un pilota sempre più forte ogni volta che si torna in pista”.