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Ferrari da lunedì’ a Jerez per le prove delle gomme da 18″

Cambio di programma per quanto riguarda i test della Ferrari nella prossima settimana. Quelle voci di un paio di giorni a Fiorano, sono state “sostituite” da un programma più rivolto al futuro, ovvero la sperimentazione dei nuovi pneumatici che verranno utilizzati a partite dal prossimo anno ed avranno una differente calettatura con cerchi da 18 pollici di diametro e quindi l’utilizzo di pneumatici a spalla ribassata.

La F.1 si adegua così al futuro dello sviluppo delle gomme lasciando quelle a spalla alta utilizzate sinora che erano diventate anacronistiche nel panorama mondiale della produzione di serie.

Ci si adeguerà pertanto allo status già intrapreso da tutte le altre categorie sportive che da anni ormai usano pneumatici della nuova generazione, di largo uso peraltro nella viabilità ordinaria.

A Jerez entrambi i piloti titolari che saranno al volante di una SF90 appositamente modificata per quanto riguarda la geometria delle sospensioni. Potrebbe essere l’unica volta, per questa monoposto, di scendere in pista in quanto con la ripresa del mondiale il programma di test che è stato concordato in 30 giorni nell’anno, sarà collegato con le trasferte sui circuiti del mondiale con delle giornate di prova programmate al martedì ,successivo alla gara, utilizzando le monoposto di quest’anno.

Test che saranno di sicuro molto probanti grazie alle sensazioni ancora in primo piano per piloti tecnici a confronto con quanto registrato nel fine settimana. La decisione di utilizzare i tempi e le monoposto di quest’anno è stato legato al problema rappresentato dalla Mc Laren che ora utilizza motori Mercedes e quindi non avrebbe potuto lavorare con una monoposto del passato, per acquisire informazioni e dare suggerimenti.

Il primo giorno di prove sarà dedicato alle gomme con battistrada slick mentre le due giornate successive saranno dedicate alla gomme da pioggia intensa.

Il tracciato di Jerez non sarebbe adeguato a tale sviluppo e sarà necessario far intervenire ripetutamente delle autobotti. Questi test con asfalto bagnato sembrava dovessero essere riservati alle piste del Paul Ricard e di Fiorano che sono attrezzate con un impianto di “irrigazione” permanente a portata variabile della “pioggia” nella sua intensità con differenti interventi settore per settore sulla lunghezza del tracciato.