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Ferrari manda in pista prima i gommatori Armstrong, Shwartzman e Alesi poi Sainz e Leclerc

Da lunedì la Ferrari torna in pista a Fiorano per tutta un intera settimana dedicata alla F.1, 5 giorni pieni come non accadeva dalle calende greche. Nell’ultimo ventennio, almeno, in pista la F.1 della Ferrari sul tracciato di casa, ha fatto delle apparizioni sporadiche e mai così programmate e prolungate

5 piloti in pista per 5 giorni. A metà settimana il debutto di Carlos Sainz e nella giornata successiva il ritorno di Charles Leclerc se il monegasco sarà “covid free”, altrimenti è quasi certo che lo spagnolo potrebbe replicare.

Parallelamente completeranno il programma di presenze in pista Marcus Armstrong, Robert Shwartzman e Giuliano Alesi, cui potrebbe aggiungersi Callum Iliot, strano che non sia previsto Mick Schumacher, che avranno in particolare il compito di gommare la pista utilizzando pneumatici di F1 e quindi consegnare a Sainz un’asfalto in condizioni ottimali dal punto di vista delle prestazioni, poi fare esperienza.

L’ arrivo di Vettel vedeva un programma di un paio di giorni di test in pista poi ridotti solo ad uno causa pioggia, ma senza quel supporto di preparazione con gommatura della pista che vede nei due primi giorni in pista solo piloti della FDA.

Quello con Sebastian Vettel è stato un matrimonio cominciato male e finito peggio.

Oggi invece si cambia marcia e programma. Un impegno full time perché vi sono tante cose nuove da sperimentare. Non si tratta di evoluzioni tecniche ma evoluzioni operative per gli uomini che dovranno far parte delle squadre pista a partire dai nuovi tecnici per comprendere anche gli uomini dei pit stop, situazione di gara che nell’ultima stagione ha visto limiti nelle prestazioni.

Questo programma di lavoro è il primo passo alla ricerca di una stagione che deve rappresentare il riscatto assoluto dopo il peggior risultato degli ultimi 40 anni. La Ferrari del nuovo corso ha l’obiettivo di dimostrare, anche, che il licenziamento di Sebastian Vettel è stato un atto dovuto e che il nuovo corso “yong” della Ferrari è quello positivo.

La cosa più importante è il debutto di Carlos Sainz dopo le lunghe sessioni al simulatore e le riunioni con i tecnici che hanno assunto nuovi incarichi di prima linea, è stato procrastinato a quest’anno, il pilota aveva espresso il desiderio di scenderemo pista prima, per potergli far utilizzare una monoposto più recente a fronte di quanto permesso dai regolamenti della F1, se si parla di sessioni continuative di test e non solo dei “filmin day” in cui percorrere soli 100km.