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Quando Lauro era al km 149 della s.s.9

Lauro Malavolti si può dire che sia l’Enzo Ferrari dei manifesti e di tutto quanto di stampato su carta esista. Ha una collezione che è nata quasi per caso quando era al ristorante Cantoni, sulla via Emilia est angolo P.le Garibaldi al km.149 della Statale 9 Via Emilia.

A ricordare questa coincidenza e puntualizzazione una foto di Peter Coltrin che ritrae Caroll Shelby l’uomo Ford delle competizioni che poggia un piede sulla pietra, ilare da una parte ma per far ricordare negli States che lui a Modena era di casa anche se avversario.

Passati perché Lauro ed il suo ristorante fanno parte della storia di Modena e non esiste più, non avendo trovato un “erede” che abbia saputo seguire una grande tradizione di cucina e di sport dell’automobile.

Al suo ristorante, frequentato da Enzo Ferrari, Adolfo Orsi e da tutti i piloti di F.1 dagli anni 60 e 70, sono nate grandi storie di collaborazioni ma anche tanti “divorzi” battibecchi e contrasti, alcuni di questi Lauro li seppe sanare prendendo i contendenti per la gola, a suon di tortellini e zamponi.

Con il passare degli anni erà diventato un “obbligo” per i suoi amici dei motori nel mondo portare a Lauro, per aggiungerli alla sua collezione, i manifesti delle corse storiche, dalla F.1 alle vetture sport facendolo diventare un punto di riferimento per il collezionismo internazionale.

La scusa vera era poi quella di passare a rimpinzarsi al Lauro Restaurant.

3.601 a ieri, quando ci ha fatto vedere il libro che gli è stato dedicato dal titolo Corse su Carta che lo rende ancora più orgoglioso della sua passione che dovrebbe essere ufficialmente riconosciuta con l’apertura di un museo dedicato a questi ricordi che spaziano dal 1924.

Una collezione che bisogna stare molto attenti a non disperdere come è avvenuto per tanti altri ricordi agonistici di Modena.

Oltre au manifesti Lauro ha una collezione altrettanto prestigiosa di menù firmati dai personaggi che lo hanno frequentato e di memorabili appuntamenti come il festeggiamento dei 90 anni di Chinetti il primo vincitore per Ferrari della 24 ore di Le Mans.

Nel suo ringraziamento molto sentito disse: “Sento che sono invecchiato perché ci ho messo da stamane 11 ore per arrivare in macchina da Parigi, una volta lo facevo in sole 8 ore”.

Il libro molto raffinato per i tipi di Artioli è di 160 pagine e raccoglie solo 160 dei manifesti presenti in collezione. Sono quelli più pregiati che sintetizzano la storia dell’automobilismo a 360° sia per la tipologia di vetture e piloti ricordati ma anche per gare storiche come quelle svoltesi a Modena da prima sullo stradale del parco e poi trasferite all’Aerautodromo sino alla sua “incomprensibile” chiusura in odore di speculazione edilizia.