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Nell’incognita di Portiamo

L’ultima trance della spedizione Ferrari alla volta dell’Algarve è pronta a partire, per una delle trasferte “terrestri” più lunghe per la F.1. Circuito inedito se si escludono i giovani rampanti che vi hanno corso a suo tempo al loro debutto al volante della F.3.

Ricordi lontani e con delle monoposto completamente differenti per potenza e prestazioni ma che comunque portano ad avere un sia pur minimo vantaggio a fronte di coloro che vedranno questo tracciato per la prima volta, tecnici compresi che avranno il loro bel da fare per saper sintetizzare al meglio quanto raccolto in funzione di due strade di lavoro, almeno nella gionata di venerdì che partendo da lontano andranno a restringere i propri raggi d’azione per convergere sia all’assetto qualifica sia alla strategia dei pneumatici da utilizzare.

Questo fine settimana tutto potrà essere ben più programmato in quanto le condizioni meteo sono previste decisamente più favorevoli a fronte di quanto avvenuto sulle colline dell’eiffel, Il clima dovrebbe garantire almeno uno spread di almeno 10° in più.

Inq questa nuova situazione la Ferrari dovrebbe poter utilizzare nuove soluzioni aerodinamiche che, non solo, hanno loscopo di vedere la SF1000problemi cercare di essere più competitiva, con carico aerodinamici propri in grado di consentire di diminuire l’inclinazione di spoiler ed alettone in modo da poter recuperare in velocità di punta che su questo tracciato ha dei parametri da non sottovalutare.

Il lavoro che è stato fatto sinora e si continuerà a fare per i prossimi appuntamenti su cui spicca il ritorno ad Imola, non è solo finalizzato al presente per cercare di recuperare posizioni nella classifica costruttori, ovvero incassare milioni di dollari in più, ma anche gettare le basi su cui poter definire il progetto della monoposto per il prossimo anno per cercare di concludere al meglio un era tecnica per quanto riguarda i pneumatici e le soluzioni aerodinamiche