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Ma questa mobilità sostenibile ma indisciplinata

Venerdì sera poco prima delle 23.00 ho avuto a che fare con ciclisti che non avevano la ben che minima accortezza di applicare le misure di sicurezza minime viaggiando nel buio della sera ed anche senza utilizzare le piste ciclabili a loro destinate.

Iniziamo dalla via Nonantolana dove uno di quei ragazzi che si dedicano alla consegna a domicilio di pizze ed altro pedalando in modo forsennato percorreva la strada senza aver il ben che minimo dispositivo di legge previsto e obbligatorio.

In Via Ciro Menotti un paio di ciclisti contromano, anche in questo caso senza luci e al di fuori della pista ciclabile esistente.

La perla della serata in V.le Trento Trieste dove una ragazza rigorosamente senza luci ha da prima tagliato la strada per continuare contromano sino a svoltare in V,le Moreali, dove, sempre pedalando a tutto spiano, forse credeva di essere al Giro d’Italia femminile, non solo non utilizzava la pista ciclabile ma se ne stava bellamente al centro della corsia ed oltre ad avere lampeggiato un paio di volte con gli abbaglianti ho dovuto suonare per chiedere strada.

Ma questo non è ancora nulla. poche centinaia di metri più avanti ha attraversato l’incrocio con via Cucchiari e lanterne sul rosso sempre pedalando ad un andatura che, se fosse regolarmente transitata dall’altra parte una vettura che aveva la via libera l’impatto era inevitabile, Il tutto sempre in mezzo alla strada fuori dalla pista ciclabile. Chi di dovere e che sostiene che questa sia la mobilità sostenibile mi deve spiegare dove è la sostenibilità.