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“Mi mandi un fax” VALERIOOO!!!!!!!

La Ferrari, quella mitica di una volta, ha perso un altro pezzo da 90: Valerio Stradi il secondo “braccio destro” di Enzo Ferrari assieme a Franco Gozzi.

I due uomini che hanno condiviso i segreti più segreti del “Drake” e della storia del Cavallino Rampante.

Ora vi voglio spiegare il titolo criptico che abbiamo scelto per ricordare questo caposaldo di Maranello scomparso ieri.

Solita riunione matutina nell’ufficio di Ferrari per Franco Gozzi e Valerio Stradi.

Il Capo non è dell’umore giusto, anzi, anticipano l’autista Tagliazucchi e la guardia del corpo Valentini che lo hanno appena accompagnato in ufficio e sono andati a chiamare gli interessati.

Ferrari da uno sguardo ai giornali, e si rabbuia ancora di più e comincia a dettare appunti su appunti.

Telefonate da fare, lettere da scrivere, collaboratori da convocare per una riunione, chiamare qualche pilota.

Il tutto, ovviamente, da fare per…. il giorno prima.

Finita la riunione, Franco Gozzi e Valerio Stradi lasciano il sancta sanctorum, attraversano l’anticamera e si siedono alle rispettive scrivanie, una di fronte all’altra.

Non fanno a tempo a sedersi, appoggiare la lista degli appunti ed i telefoni iniziano a squillare, imperterriti dell’oberante lavoro da fare.

Alla terza telefonata, quasi sull’orlo di una crisi di nervi, Valerio, che aveva un problema di udito da un orecchio, in particolare nell’uso del telefono, non percepisce l’importanza della telefonata e per sbrigarsela risponde:

Mi mandi un fax“……. VALERIOOOOO!!!!! si sente urlare con tale veemenza che non vi potevano essere dubbi era proprio lui: Enzo Ferrari che voleva aggiungere qualcosa alla già oberante lista degli appunti.

Un VALERIOOO !!!! così forte che in un battere di ciglio il lavoro all’interno del reparto corse di allora, situato oltre l’ufficio dei due, si è immediatamente interrotto in quanto era il preludio per un qualcosa di forte che era meglio non disturbare con qualche rumore di troppo.

Sull’episodio abbiamo spesso scherzato e lui mi voleva ricordare che era il meno “importante” nella sua lunga carriera nell’ufficio più prossimo a quello di Ferrari, quello su cui si poteva ridere di gusto.

Valerio Stradi, come Franco Gozzi, non sono stati solo i classici segretari, da ufficio, sono stati, spesso e volentieri i veri rappresentanti, alter ego, di Enzo Ferrari sulle piste, nei rapporti con le autorità sportive e con i piloti.

Avevano sempre la liberatoria del “luogo a procedere”

Quando arrivavano in circuito, anche inviati dopo la partenza delle macchine, meccanici e tecnici, era il sintomo lampante che qualcosa di grosso potesse bollire in pentola e tutta la squadra per non dire tutta la F1 si metteva ancor più sull’attenti, pronti allo scoccare del fulmine a ciel sereno.

La loro interlocuzione con Ferrari era quasi continua ad ogni piè sospinto nello svolgersi delle situazioni in pista per gli aggiornamenti del caso.

Chissà come se la passeranno da oggi tutti e tre di nuovo insieme a guardare dall’alto delle loro nuvole quanto sta accadendo con le vicende che vedono la squadra al centro dei mormorii e dei commenti salaci e sagaci.

Valerio ora non c’è proprio più bisogno che ti si “mandi un fax