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Ferrari tifa per il caldo per evitare l’onta di un doppiaggio

In Ferrai stanno facendo la danza per avere il massimo della temperatura ambiente possibile a partire dalle 15.10 quando è previsto lo spegnimento dei semafori rossi e le monoposto andranno a scattare lungo la parte in salita del rettilineo principale che porta alla prima curva.

Situazione climatica che potrebbe essere una garanzia per evitare un possibile doppiaggio, sotto la bandiera a scacchi, in funzione del numero dei giri previsti, 71, ed il ritardo lamentato sia da Charles Leclerc sia da Sebastian Vettel durante le qualifiche di ieri.

Qualifiche peggiori, nel cronometro, a fronte di quanto ottenuto nella passata stagione sullo stesso tracciato.

Il ritmo gara, a sentire le dichiarazioni dei piloti risulta essere più “competitivo” a fronte della concorrenza che viene comunque giudicata decisamente avvantaggiata.

Quale è il rapporto diretto tra il caldo e l’opportunità di evitare il doppiaggio da parte della Ferrari?

E’ un rapporto indiretto da correlarsi con quanto asserito da Toto Wolff che esterna l’opportunità di una carenza tecnica della W11 a fronte di poter mantenere le prestazioni ad alto livello, messe in pista sinora, con delle temperature che sia troppo elevate e per tutta la durata nella lunghezza della gara.

I tecnici anglo-tedeschi sembra che siano costretti a catechizzare i rispettivi piloti affinché abbiano una certa moderazione, specialmente nella fase iniziale della gara, per non sollecitare troppo le parti meccaniche quando la monoposto è al suo massimo carico.

Alla base c’è lo stacco iniziale, in partenza per mantenere le posizioni acquisite nelle qualifiche, e poi gestire le possibili sfuriate degli avversari ma senza chiedere troppo alla power unit che già in passato su questa pista ha messo in evidenza limiti tali da imporre uno stop immediato ordinato via radio dai box nella seconda parte della gara.

Oltre ad evitare l’onta di un possibile doppiaggio in casa Ferrari puntano a poter acquisire quanti più punti possibili per confermarsi 3a squadra, dal punto di vista tecnico, presente in pista.

Il “sogno” sarebbe quello di portare almeno una delle due monoposto, ovviamente quella di Charles Leclerc e non certo quella di Sebastian Vettel visto il futuro, sul terzo gradino del podio.

Un “sogno” in quanto sia le due Mercedes sia la Red Bull di Max Verstappen sono un osso decisamente duro da contrastare, però bisogna che Leclerc risponda a quello messo in mostra dai suoi giovani avversari in scalata di notorietà per confermare alla Ferrari che la scelta effettuata sulla lunga scadenza e con il mancato rinnovo di Vettel sono state le scelte giuste dal punto di vista strategico.