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La davanti ci sono sempre l’uomo e le macchine nere. Ma allora non è cambiato proprio nulla in F.1

Lewis Hamilton, l’uomo nero al volante della W11 nera, è sempre là davanti, siderale, protetto dal compagno di squadra Valtteri Bottas mentre alle loro spalle c’è la W1o di rosa dipinta che è affiancata da Sebastian Vettel.

Solo la seconda fila, nel primo ipotetico schieramento al termine della prima giornata di prove libere, rappresenta la novità della giornata. In grave ritardo invece sono oggi Max Verstappen e nello stesso tempo l’altro astro nascente della F.1 Charles Leclerc.

La Red Bull sembra recalcitrante e non consona a quelle che solo le necessità di guida del pilota olandese, cose di macchina evidentemente visti i problemi registrati anche dal suo compagno di squadra.

Vettel in quarta posizione non deve entusiasmare più di tanto. Facendo il rapporto, sul ritardo temporale effettivo da Hamilton, si intuisce che la Ferrari SF1000 è ancora, come prestazioni, simile a quella dell’anno passato se parametriamo il tutto a circuiti di lunghezza più consistente.

Queste “mancate” prestazioni vengono attribuite da Mattia Binotto, al comportamento che la Ferrari ha dovuto mantenere a fronte delle disposizioni dettate dal Governo italiano a fronte della pandemia mentre gli avversari, oltre Manica, hanno potuto lavorare liberamente altro paio di settimane almeno prima che entrassero in vigore le limitazioni espresse dalla Fia che hanno portato ad allungare lo stand by a Maranello.