Categorie
Senza categoria

Ferrari SF1000 sì, no, forse, certo, anche, ma….

Quale sarà la versione della SF1000 che la Ferrari porterà al debutto, nel fine settimana, sul circuito del Red Bull Racing per l’inizio del campionato del mondo di F.1?

Sull’argomento se ne sentono di tutte e di più. Dalle certezze, alle incertezze, alle negazioni, alle perplessità. Viene quasi da pensare, nell’immaginario, che la Ferrari, almeno sulla monoposto destinata a Charles Leclerc, possa portare a sorpresa di tutto e di più in funzione di quelle che sono sapete le opportunità operative della Ges di Maranello, in funzione delle ordinanze di chiusura riapertura e richiusa del lavoro per il susseguirsi da prima delle disposizioni nazionali sulle restrizioni emanante dal governo Conte per poi proseguire per le nuove disposizioni della FIA.

Di tutto e di più in funzione delle tempistiche di lavoro per modificare quelle componenti che si sono mostrate carenti nella fase di sviluppo invernale e di cui alcune sono ancora in fase evolutiva in funzione delle risultanze scaturite dalle simulazioni.

La Ferrari ha effettuato una seduta di prove “libere” da restrizioni di chilometraggio in quel del Mugello e non ha sfruttato, come hanno fatto altre squadre l’opportunità di lavorare sui 100km. disponibili per il secondo Filming day della stagione, il primo è stato sfruttato all’atto del debutto prima delle prove di Barcellona.

Stando alle indiscrezioni questa opportunità è stata riservata ad un approccio con la pista di Monza quando si dovrà parlare della evoluzione a basso carico da utilizzare sui circuiti molto veloci, in particolare Spa e Monza appunto prima di tornare al Mugello il 13 settembre.

In questo alternarsi tra lavoro e soste regolamentari di certo la Ferrari sembra essere stata svantaggiata nelle tempistiche, anche se gli uomini di vertice hanno sempre potuto lavorare ed essere a stretto contatto tra di loro dalle rispettive abitazioni. Situazione di ripiego e non certo paragonabile con quello che hanno potuto fare le squadre inglesi nella prima parte del divulgarsi della pandemia.

Di una cosa sembra esservi la certezza: l’irrigidimento di tutto il gruppo posteriore in quanto il momento torcente di cambio e trasmissione non era all’altezza delle sollecitazioni imposte dalle sospensioni a seguito delle prestazioni in curva, anche in funzione dell’aumentato peso minimo delle monoposto.

Per motore, apparati elettrici di supporto e benzine rimangono delle incognite anche in funzione proprio dell’alternarsi delle possibilità di lavoro che non hanno consentito di concludere, con continuità, il lavoro per l’affidabilità sulla lunga distanza in funzioni delle limitazioni che stanno per entrare in vigore nel working progress relativo alle limitazioni che sono previste a partire dal prossimo anno per quanto riguarda la progressiva applicazione nelle limitazioni di spesa previste per tutta una stagione.