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Auto sostenibile

Questa volta si è parlato di “Auto e sostenibilità, a lezione di mobilità green”, un tema più che mai attuale in un momento nel quale nessuna tecnologia può essere sacrificata a favore di altre che non rappresentano la soluzione definitiva per la mobilità del futuro. da analizzate tutte le potenzialità delle soluzioni classiche, dalla benzina al diesel, dall’elettrica all’ibrida, senza dimenticare metano e GPL, in attesa dell’idrogeno. L’allentamento delle misure anti-Covid consentirà, per l’occasione, di aumentare, sempre con le dovute precauzioni, la presenza degli ospiti negli studi di Safe-Drive.

Nel corso dell’evento si alterneranno gli interventi di ospiti competenti e autorevoli: Massimo Ghenzer, presidente di Areté-Methodos; Andrea Arzà, presidente di Assogasliquidi/Federchimica; Daniele Bandiera, amministratore delegato del Gruppo IP; Daniele Lucà, SVP Global Sustainable Mobility di Snam; Cristiano Musi, amministratore delegato di Landi Renzo; Mauro Tedeschini, fondatore di Vaielettrico. 

L’appuntamento rappresenta anche l’occasione per presentare i risultati del “17° Global Automotive Outlook: dominare l’incertezza”. A commentare, nel dettaglio, lo scenario italiano post pandemia sarà ancora una volta Dario Duse, managing director di AlixPartners. Un panorama che per le industrie dell’auto apre “un’era di vendite depresse” che porterà mancati ricavi quantificabili fino a 1,3 trilioni di dollari e profitti non generati per 220 miliardi da oggi al 2022. “Nonostante ciò – anticipa Dario Duse – l’industria sta continuando e continuerà a investire: sono previsti più di 230 miliardi di dollari per la sola elettrificazione, con il lancio annunciato di più di 300 veicoli elettrificati entro il 2023. Anche se ci attendiamo che questi piani possano essere rivisti, rimangono numeri che confermano l’impegno dell’industria verso soluzioni green di mobility, pur nella necessaria iper-selettività nelle decisioni di allocazione del capitale”. 

Il momento è molto delicato e non sono consentiti passi falsi, che potrebbero rivelarsi fatali non solo per il settore, ma per l’economia globale. “Imporre agli automobilisti di guidare un solo tipo autovettura, quella con motore elettrico, è un diktat inaccettabile. A prevalere e a essere rispettata– afferma Pierluigi Bonora, giornalista e promotore di #FORUMAutoMotive – deve essere la libertà di scelta, nel segno della neutralità tecnologica, guardando ovviamente alle motorizzazioni di ultima generazione e a ogni tipo di alimentazione. La dittatura ideologica legata a un genere di mobilità per la quale, soprattutto l’Italia, continua a palesare molte lacune, rischia di compromettere la stabilità economica di un settore che, tra l’altro, uscirà da questa crisi sanitaria con le ossa in frantumi. Ecco allora l’importanza di riconoscere la validità delle alimentazioni tradizionali, insieme ovviamente a quelle legate all’elettrico, cioè i vari generi ibridi con tutte le evoluzioni in corso, come la recente omologazione del mix termico/elettrico/metano. Gli attesi incentivi, dunque, devono favorire concretamente il ricambio del parco circolante con veicoli “green” Euro 6 o elettrici, senza penalizzare questa o quella motorizzazione. Da qui l’idea di riunire in una tavola rotonda, in parte live in parte virtuale, i diretti interessati al problema che, per l’occasione, daranno una lezione di sostenibilità legata alle alimentazioni che rappresentano e con un occhio rivolto anche al futuro. L’auto a idrogeno, infatti, resta l’obiettivo a cui la maggior parte dei costruttori guarda. #FORUMAutoMotive vuole fare chiarezza”.