Categorie
Senza categoria sport F!

A Montmelò saranno così contenti di vedere arrivare persone dall’ Italia del nord?

In queste ore uomini e materiali sono in viaggio per arrivare al Montmelò per dare corso all’ultima e decisiva sessione di sviluppo per le monoposto destinate poi ad essere trasferite in Australia, per l’inizio del campionato di F1.

Una concentrazione di persone che giungono da tutta l’Europa, almeno, e qualcuno anche dall’oriente che non potrà certo far piacere ne agli indigeni autoctoni ne a coloro che hanno mantenuto la loro presenza in loco.

Non credo che ad ovest di Barcellona, sulle colline, nell’assistere a questa concentrazione di arrivi facciano dei salti di gioia nel vedere arrivare gli italiani, in particolare, a fronte delle notizie che si rincorrono per quanto riguarda la situazione relativa al corona virus e la relativa possibilità di diffusione, di cui stiamo rincorrendo le posizioni migliori da terzo gradino sul podio.

Non ci sarà, pertanto, da meravigliarsi se vi sarà una notevole proliferazione nell’uso delle mascherine, anche solo per l’effetto psicologico di tranquillità, apparente, che la loro presenza possa avere.

Sembra quasi essere un obbligo, questa precauzione, perché le situazioni tipiche del lavoro in F1 sono quelle che concentrano in spazi ridotti la presenza di una certa quantità di persone, nella zona in cui si concentrano le funzioni di controllo e raccolta dati.

La situazione è ancora più di “precauzione anti rischio” nella zona dei box quella più “operativa” e relativa agli interventi sulle monoposto, tutti da effettuare nel minor tempo possibile e con la stessa massima attenzione a non commettere errori.

Qui la promiscuità nella presenza di mani e braccia, che si possono intrecciare intrufolate negli angusti spazi dove sono raccolti buona parte dei componenti di una monoposto, di volti a pochi centimetri tra di loro sono l’antitesi di quelle che sono le situazioni precauzionali nella distanza da osservare per avere una sia pur minima parvenza di tranquillità da contagio.

Già i meccanici della F1 devono spesso utilizzare protezioni alle mani per evitare contatti con materiali e liquidi che non sono di certo il massimo della salubrità, per il corpo umano, ma un eventuale utilizzo di una mascherina diventerebbe un vero inciampo per le limitazioni alla respirazione, sia pur minime, che ciò comporta. Un ulteriore aspetto “coreografico” in “mascherina” della F1 anche se si sarà in quaresima