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Alfa C39 con Raikkonen un fuoco d’artificio ma la vera bomba è della Mercedes

L’ Alfa Romeo C39 spinta da Kimi Raikkonen è passata dai titoli di coda nei tempi della prima gionata di prove al Montemelò alle stelle con un colpo di mano dei tecnici Italo svizzeri che hanno montato le gomme da qualifica che il finlandese ha sfruttato appieno fermando il crono a 1’17″091.

Ma l’effetto dirompente della giornata è stato portato in pista dalla Mercedes che ha proposto a Hamilton e Bottass un particolare volante “mobile” anche lungo il suo asse longitudinale e non solo in rotazione.

E’ regolare, a cosa serve, piace ai piloti?

Lo strumento è stato giudicato regolare dalla FIA.

Quel piccolo movimento, del volante attratto verso il petto del pilota, sarebbe in grado di modificare uno degli angoli caratteristici delle sospensioni anteriori garantendo una maggiore presa delle gomme nell’inserimento in curva.

I piloti sono al primo contatto e sono abbastanza abbottonati nel parlare di questa novità che ha avuto l’effetto di uno tsunami del paddock e quelle che sono state le loro sensazioni .

Sono comunque loro che decidono quando sfruttare questa opportunità o continuare a guidare normalmente durante i 192 giri effettuati ma con tempi decisamente poco interessanti. Bottas fanalino di coda nella classifica.

Anche se l’inedita soluzione non dovesse essere ancora deliberata per l’utilizzo in corsa , è certo che la stessa deve stupire gli altri ingegneri che devono per prima cosa saper leggere ed interpretare il regolamento, le famose zone grigie.

La Ferrari ha portato in pista entrambi i piloti che hanno avuto un univoca sensazione: la SF1000 soffre di un sottosterzo molto, molto fastidioso ed in grado di non garantire la tranquillità nella traiettoria per l’inserimento e percorrenza in curva.

49 i giri di Leclerc nella mattinata con un tempo di oltre 1″3 dal tempo della C39 mentre Vettel di giri ne ha percorsi 73, ovvero una somma decisamente lontana da quella dell’accoppiata Hamilton – Bottas che, non è detto, abbiano portato in pista qualcosa di molto più importante e “segreto”, a fronte del volante mobile che potrebbe essere stato uno specchietto per le allodole con cui distrarre certe attenzioni “morbose”.