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Kimi Raikkonen a Fiorano festeggia San Valentino con la sua “amata” A.R: C39 black

Foto esclusiva Stefanini Alessandro

Kimi Raikkonen per il secondo anno consecutivo ha portato al debutto sulla pista dei Fiorano, sempre nel giorno di San Valentino la inedita A.R. C39 spinta dal motore Ferrari.

La monoposto è stata portata in pista con una verniciatura opaca che evidenziava il reticolo del sintetico utilizzato, con l’intento di mascherarne la fisionomia aerodinamica che è risultata piuttosto sofisticata nella parte sottostante la scocca.

Caratteristica la tripla presa d’aria per alimentazione motore, annessi e connessi come pure il muretto anteriore. Le pance laterali risultano molto rastremate appena dopo aver letteralmente fasciato il gruppo degli scarichi.

Lavoro intenso concentrato solo nella mattinata, il tutto baciato da uno splendido sole. Il finlandese ha dovuto aspettare sino alle 9.35 per effettuare l’istallation lap in quanto la pista era ancora troppo umida.

Il girare con una certa continuità, a fronte delle soste necessarie per effettuare i controlli del caso, è stato possibile solo a partire da qualche minuto dopo le 11.00.

Un lavoro “completo” in quanto sin dai primi giri di pista ogni rientro ai box è stato anticipato da una simulazione di partenza .

La C39 è apparsa un pò nervosa in accelerazione, quando il finlandese ha cominciato a forzare il ritmo alternando, anche qualche bloccaggio del freno anteriore sinistra nella staccata del tornantino.

I tecnici sono intervenuti anche a bilanciare le altezze della monoposto in quanto in velocità toccava sull’asfalto. Alcuni tratti del tracciato, la parte delle curve in appoggio, è stata percorsa a velocità costante per alcune volte avendo l’obiettivo per consentire di recepire informazioni sul carico a fronte delle differenti regolazioni effettuate.-mini

Sono state tre le serie di giri continuativi, tra i 4 ed i 5 giri, quasi a mini simulazione di gara, i tempi migliori si sono assestati appena sopra i 58″ 50, sempre registrati nel primo giro cronometrato per scendere poi a ritmi più lenti e sopra i 59″44.

Lo sfruttamento del chilometraggio consentito è stato totale quasi al limite di uno sforamento.