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La Ferrari ha presentato il brevetto della sua elettrica

Ve lo avevamo anticipato alcuni mesi or sono. A Torino, in un reparto per le ricerche avanzate , si stava studiando un nuova piattaforma strutturale per dare corpo ad una nuova generazione di vetture Full Electric con il marchio del Cavallino Rampante.

Riprendendo il concetto espresso da Mauro Forghieri a suo tempo con la 408, vettura “puzzle”, per coprire tutte le generazioni e tipologie di vetture stradali in cui l’unica parte differente era rappresentata dal corpo centrale, Gran Turismo Spider, Cabriolet e Berlina, la nuova piattaforma ferrar è stata studiata per poter ricalcare quello schema e coprire tutte le necessità del mercato compreso quello dei Suv con il Ferrari Urban Veicle.

Ora la conferma ufficiale: la Ferrari ha depositato un brevetto per vettura a trazione integrale con 4 motori singoli di spinta. 4 propulsori identici tra di loro con il relativo cambio, da applicare sia sull’asse anteriore sia su quello posteriore, modificando solo il posizionamento dei propulsori.


come si nota dal disegno del brevetto i 4 propulsori sono identici tra di loro e si differenziano solo per la diversificazione dei rispettivi pisizionamenti in vetture

Questa tipologia di progetto la si vedrà industrializzata e commercializzata solo a partire dal 2025 come ha preannunciato louis Camilleri, cioè quando saranno disponibili, sul mercato, dei pacchi di accumulo che siano più efficienti in tutto per tutto.

Dimensioni, rapidità nel tempi di ricarica, prestazioni da vere Ferrari e garanzie di un chilometraggio sono infatti i parametri che sono in fase di richiesta con i prototipi attualmente al lavoro.

Come si vede da uno dei disegni del progetto sottoposto a brevetto le batterie dovrebbero essere concentrato in uno spazio ricavato dal posizionamento dei due motori posteriori.

Frattanto però gli studi sono concentrati sulla realizzazione di vetture plug in che dovrebbero coprire almeno il 60% dell’attuale produzione che comunque verrà allargata con un servire di vetture con motore a 6 cilindri su cui applicare un sistema di recupero di energia e distribuzione di potenza derivato da quello attualmente presente in f1 e peraltro pure brevettato anche per un motore a 4 cilindri.

Fuori dalla serie elettrica potrebbero rimaner solo le motorizzazioni a 2 cilindri anche se il binomio non è escluso in modo da garantire potenze da 1000 cv come si ipotizza possano essere quelli erogati da una versione GTO della 812. L’accessorio elettrico dovrebbe essere quello che garantisce la drastica diminuzione delle emissioni oltre i limiti che si stanno proponendo con le nuove tecnologie anche con il solo motore endotermico.