Categorie
Senza categoria

Presentazione Ferrari F.1 più se ne parla e rimesta e più… Peggio è. Cosa fatta capo a.

Gli specchi stanno diventando lo scenario delle “giustificazioni” su cui arrampicarsi da una parte e dall’altra, Ferrari e municipalità di Modena, per quanto riguarda la necessità e volontà di trovare delle giustificazioni alla scelta della location a Reggio Emilia dove effettuare la presentazione della monoposto Ferrari che dovrà cercare di riscattare la magra figura delle ultime 10 stagioni, anche se questa rincorsa sembra già ipoteticamente molto difficile.

Lo si intuisce dalle dichiarazione dello stesso Team Principal Mattia Binotto che ha asserito che solo tra un paio di stagioni si potrebbe essere all’altezza, nella continuità delle prestazioni ad alto livello, con la Mercedes.

Si arrampicano sugli specchi in Ferrari, che all’atto del comunicato ufficiale hanno allegato le valutazioni sul valore storico del teatro Valli in quanto Reggio Emilia è la città del Tricolore, dell’origine della famiglia Binotto ed infine del teatro in cui ha debuttato Luciano Pavarotti.

Si sono voluti premunire, in quanto hanno percepito che la scelta avrebbe scatenato una serie di repulsioni a partire dalla cittadinanza di Maranello, dove forse si sarebbero potute utilizzare buona parte delle tenso-strutture che erano state realizzate per l’Experience e che ancora in parte era presenti e montate a dicembre, alla municipalità di Modena dove non sembra che si sia voluto però fare il massimo per trovare una soluzione condivisa.

Se è vero che l’idea di una presentazione “teatrale” è partita quando ancora non era finito il campionato della passata stagione ci sarebbe stato il tempo per aggiornare la struttura che ha ospitato l’Experience , prima di iniziarne lo smontaggio e a Modena far incastrare le cose.

Bastava forse dare un colpo al cerchio ed uno alla botte e la soluzione condivisa la si sarebbe potuta trovare senza dover poi dare la stura alle giustificazioni manifeste prima ancora che le stesse fossero richieste a furor di popolo.

Invece ognuno è rimasto “arroccato” sulle rispettive posizioni che hanno portato alla scelta di Reggio Emilia dove, forse, trattandosi di una location “minore” si sono trovate le possibilità e le disponibilità temporali sufficienti e necessarie.

Sopra tutto una ampiezza maggiore di vedute dell’amministrazione locale che immediatamente ha percepito il valore promozionale dell’evento a livello internazionale, compresa l’opportunità di vedere sapientemente occupata la ricettività alberghiera visto l’orario previsto per la presentazione, alle. 18.30, non è il massimo per i tempi di lavorazione della carta stampata, e il pernottamento è d’obbligo.

Trovare la giustificazione politica a Modena ” la presentazione rimane comunque nell’ambito della Motorvalley” è quanto mai risibile a conferma che il potere cardine della manifestazione a Modena capitale dell’automobilismo, è molto meno concreto a fronte dell’ampollosità delle dichiarazioni.

La città del Tricolore, nel settore dell’automotive, non sembra che, sinora, abbia avuto una presenza che si possa definire neanche minimamente significativa se non andiamo a voler trovare come anello di congiunzione, la provenienza dalle officine aeronautiche Reggiane da parte dei primi tecnici nello staff tecnico voluto da Ferrari e da Mauro Forghieri poi. D’altronde si tratta di uno dei possedimenti dominati dal Ducato Estense che arrivava sino alla lucchesia.

L’impegno del lavoro su turni H24 al reparto montaggio della GES, per l’allestimento del primo esemplare della monoposto progetto 671, non è una giustificazione come impedimento che non avrebbe consentito di anticipare la data dell’11 febbraio, sembra anche per sole 24-48 ore.

Impasse che poteva essere superato agevolmente in quanto da sempre, quando le monoposto non facevano il debutto in pista a Fiorano lo stesso giorno poche ore dopo la presentazione, ad essere mostrato sul palco era un qualcosa di incompleto, più prossimo ad un “manichino” solo estetico e non funzionale, da esposizione, che comunque sarà necessario realizzare per gli impegni promozionali a livello statico, che ad una monoposto competitiva.