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Macché deboli, solo utenti indisciplinati ed impuniti

Via Emilia est è stata drasticamente ridotta nella larghezza della propria sede stradale per realizzare una pista ciclabile ed una serie di marciapiedi che sono larghi da 2metri ed oltre per arrivare in un punto la cui larghezza è quasi equivalente a quella della sede stradale.

Quello che deve essere all’esame logico è quello della effettiva utilizzazione da parte di pedoni e ciclisti. Altrimenti i soldi spesi per la realizzazioni di queste strutture non sono altro che sperpero del denaro pubblico che sarebbe stato molto più utile utilizzare in altre situazione di necessità.

Proprio all’indomani della nevicata dei giorni scorsi, una spolverata appena per fortuna ma sufficiente per mandare nel caos, ulteriore, l’intera circolazione, abbiamo registrato due immagini che sono altamente qualificative di quello che gli automobilisti devono subire durante i loro trasferimenti che poco o molto sono necessari a fronte del trasporto pubblico per i tempi che richiede.

In via Emilia est, subito dopo l’incrocio dove una volta vi è una sede del fascio utilizzata dalla Guardia di Finanza sino a poco tempo fa, due ciclisti pedalavano affiancati ed impegnati in una piacevole chiacchierata quando dalla parte opposta vi è la pista ciclabile.

Quando sarà in vigore quella funesta regola, che prevede di poter superare un ciclista mantenendo una distanza di 1,5 metri, vorrei sapere come sarà possibile evitare di bloccare il traffico per non far infrangere la regola mentre queste persone, che a botta sembrano in età di possedere la patente di guida, continuavano imperterriti nel loro atteggiamento.

Cosa analoga si è ripetuta in altro punto della città dove il pedone in immagine utilizzava la sede stradale in quanto marciapiedi e pista pedonale posta dall’altra parte della strada non fossero agibili.