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Valtteri Bottas domina sul gambero rosso rampante con problemi di affidabilità e di prestazioni. Hamilton nell’empireo della F.1 con il suo 6° titolo consecutivo

Quante cose da analizzare per la Ferrari sul G.P. degli Stati Uniti che ha fatto si che a Maranello deva annoverare questa gara come una delle peggiori della stagione. Un gran passo indietro…… ai tempi delle prestazioni molto in affanno del G.P. d’Ungheria.

Nella gara targata Mercedes con la vittoria di Valtteri Bottas e la conquista del 6° titolo iridato da parte di Lewis Hamilton cui vanno solo complimenti “sperticati”, nel team in rosso si sono assommate una serie di negatività che hanno reso molto amaro il 50° compleanno di Mattia Binotto che sembrava essere un cocker tanto aveva le orecchie basse a fine gara.

Una cosa su tutte è prendere spunto dal proverbio che dice “errare è umano, perseverare è bestiale” Ci vogliamo riferire al problema che si è palesato per la seconda volta consecutiva un problema nel pit stop sul serraggio della gomma posteriore destra. Una delle pistole che ha avuto problemi, senza escludere che il problema sia anche da inserirsi nel gallettone che fissa la ruota.

E’ mancata l’affidabilità sul motore di Leclerc, in prova, con la necessità di effettuare la sostituzione andando ad utilizzare quello con la specifica tecnica 2 per non incorrere in penalizzazioni che si sarebbero potute comunque correre visto che non vi erano implicazioni sulla classifica iridata, nel partire qualche posizione arretrata sullo schieramento

Viene il sospetto che non vi fosse al seguito, come riserva, la specifica 3 esclusiva per la SF90, come ricambio, o che non la si sia voluta montare anche a seguito delle polemiche in corso sulla richiesta di indagini della FIA da parte degli avversari.

Poi, in gara un contatto “agonistico” tra Sebastian Vettel ed Albon, già alla prima curva, gli ha creato, per come la stessa è avvenuta ( contatto nella parte superiore della ruota posteriore destra), un problema di assetto sul posteriore destro che lo ha condannato ad un sotto sterzo pazzesco che si è poi concretizzato da prima con una perdita progressiva di posizioni sino ad arrivare al cedimento strutturale del tirante posteriore per cui Vettel ha dovuto parcheggiare la “lina” a bordo pista.

Molto rispettosa e significativa, per il livello di umanità e personalità del pilota tedesco, è la sua iniziativa di andarsi a complimentare con il suo avversario di sempre in zona premiazione, ben sapendo che la cosa sarebbe andata in diretta.

Se da una parte quanto successo sul circuito delle Americas sia da dimenticare, dall’altra deve essere al centro delle riflessioni future a partire da una vera, profonda ristrutturazione della Ges Ferrari