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Leclerc fa un poker che mancava dai tempi migliori di Schumacher 19 anni orsono

Oggi per la Ferrari è una di quelle da iscrivere negli annali della casa di Maranello, Charles Leclerc conquista la sua 4a pole consecutiva, risultato che non si verificava dai tempi migliori di Michael Schumacher, quasi 2 decenni or sono, quando il monegasco aveva appena due soli anni.

Leclerc “festeggia” la sua quarta pole consecutiva

Non solo, la Ferrari ha allocato altri due successi strepitosi da parte di due dei suoi giovanissimi piloti che sta allevando nella sua Accademy a Maranello, dove oltre a farli emergere come piloti li fa emergere nella vita con gli studi. Robert Shwartzman ha conquistato il titolo FIA in F.3 mentre il suo compagno Marcus Armstrong si è aggiudicato gara 1.

Unica “pecca” ad “opacizzare” della giornata sono quei 23 millesimi di secondo che hanno impedito a Sebastian Vettel di completare la prima fila con un Lewis Hamilton che è stato inesorabile con il tedesco ma che nulla ha potuto, con oltre 4/10 di ritardo, nei confronti di Leclerc

Ancora più stupefacente è questo: la pole del monegasco non è stato il suo giro ideale migliore in quanto ha commesso qualche piccolissima sbavatura. Per fortuna, altrimenti l’umiliazione per gli avversari, compreso il suo compagno, sarebbe stata disarmante.

E ‘una voce che trapela dai box della Ferrari dove ribadiscono, anche, che SV#5 avrebbe fare decisamente meglio ed esser più vicino, o davanti al proprio compagno, se durante questo fine settimana non avesse commesso una serie di errori che la telemetria non perdona e rende evidenti.

Nel ricordo di Singapore Vettel vuole ribadire il successo

CL#16 sta imparando in modo decisamente veloce, metabolizza gli errori e li archivia progressivamente, deve solo arrivare ad imparare ad annullarli tutti, almeno i più importanti.

Con il maggior carico verticale, che si è reso disponibile con l’applicazione delle novità aerodinamiche, la SF90 si sta dimostrando molto più bilanciata e bilanciabile di tracciato in tracciato, per cui le gomme godono di un trattamento migliore che restituiscono con prestazioni migliori, sia sul giro secco, sia sulle simulazioni gara.

Solo su una cosa si potrebbe dissertare per la gara di domani. Le Mercedes si sono qualificate alla Q3 sfruttando le gomme con battistrada più duro rispetto a quello che hanno fatto i piloti della Ferrari e questo si traduce in una decisa differenza nelle prestazioni, sulla lunga distanza, per il primo stint al pronti via.

saranno le strategie di gara ed i tempi dei piè stop i momenti cruciali domani a Sochi

Con le gomme con un battistrada più morbido le SF90 potrebbero scattare meglio dallo schieramento. CL#16 ha l’occasione per involarsi e prendere un certo vantaggio sull’accoppiata Mercedes, mentre SV#5 può avere l’occasione per riportarsi in seconda posizione superando HLM#44 (Hamilton) nello stacco alla partenza.

Su questo bisogna che in Ferrari abbiano un approccio psicologico molto accurato, con il tedesco, affinché sfrutti appieno l’occasione senza commettere degli errori visto, anche, che parte dalla posizione più gommata dello schieramento alle spalle del proprio compagno, sia pure con 16 metri di distacco mentre HLH#44 è sulla parte di pista meno gommata ed all’esterno verso curva 1.

Quello che sta mettendo molta apprensione in casa Mercedes ed il particolare ad HLH#44 sono le prestazioni di cui la SF90 è capace in rettilineo. ” sembra avere una gestione in modalità jet nei rettilinei ” ammette il penta campione del mondo, quando ne parla con i propri tecnici per sollecitarli a trovare una soluzione al sistema, sia puro la sua situazione nei confronti della conferma iridata si possa definire abbastanza tranquilla.