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I freni alla corda sul circuito di Sochi saranno utilizzati in 530 decelerazioni anche violente da 334 a 112 km/h

Realizzato all’interno del Parco Olimpico usato per i Giochi Olimpici Invernali del 2014, si contraddistingue per la curva 3 che con i suoi 650 metri è la più lunga dell’intero Mondiale.

Disegnata dall’architetto Hermann Tilke, la pista è una delle più lunghe del Mondiale (5.848 metri) e impiega per 1,7 km strade solitamente aperte al traffico.

Per questa ragione, le prestazioni delle monoposto aumentano con il passare delle sessioni, man mano che l’asfalto si gomma.

Secondo i tecnici Brembo, che hanno classificato le 21 piste del Mondiale, il Sochi Autodrom rientra nella categoria dei circuiti più impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4.

L’impegno dei freni durante il GP

Il tempo speso in frenata ogni giro è di 15 secondi, pari al 16 per cento della durata complessiva della gara, un valore in linea con buona parte delle altre gare.

Particolarmente alta è invece la media delle decelerazioni massime sul giro (4,1 g) che dipendono dalla presenza di 10 frenate, tutte con decelerazioni di almeno 2,8 g.

L’energia dissipata in frenata: di 179 kWh.
Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota ricorre ai freni almeno 530 volte, esercitando un carico totale sul pedale di 43 tonnellate e 8 quintali.

In altre parole, ciascun pilota esercita un carico di oltre mezzo quintale al minuto.

Le frenate più impegnative

Delle 10 frenate del Sochi Autodrom 2 sono classificate come impegnative per i freni, 5 sono di media difficoltà e le restanti 3 sono light.

La staccata più impegnativa è quella alla curva 2: le monoposto vi arrivano a 333 km/h e frenano per 1,82 secondi per entrare in curva a circa 131 km/h. Ci riescono in soli 107 metri.
Notevole lo sforzo richiesto ai piloti: 142 kg di carico sul pedale e 6,1 g di decelerazione.

Quasi altrettanto dure per i freni Brembo sono anche le curve 13 (da 333 km/h a 112 km/h) e 5 (da 288 km/h a 153 km/h), caratterizzate da decelerazioni rispettivamente di 5,4 g e 4,8 g. In entrambi i casi le monoposto generano in frenata una potenza frenante massima superiore a 1.500 Kw: addirittura 2.668 Kw alla curva 13.