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Spada di Damocle sulla testa di Vettel. Troppi punti patente di F1 decurtati

Sebastian Vettel sta vivendo un momento di grossa pressione psicologica non solo per la supremazia dimostrata dal suo compagno di squadra nelle ultime gare.

Una situazione che lo sta ponendo sempre in situazioni border line e che non di rado si concretizzano in una decurtazione punti patente secondo quanto previsto dal regolamento FIA per le pene accessorie, che fanno seguito a situazioni di gara che non sono il massimo della vita.

Il pilota tedesco si trova attualmente in una situazione di decurtazione punti patente, che ha un regolamento abbastanza similare a fronte di quanto applicato alla normale patente di guida, che lo avvicina sempre di più al limite dei 12 punti di decurtazione che hanno una corrispondenza poco “gradita” sospensione dalla partecipazione al G.P. successivo, non appena raggiunto questo “massimo”.

E’ ovvio che in una situazione del genere un pilota non dorme sonni tranquilli, come pure l’automobilista di tutti i giorni che di punti che si possono decurtare ne ha molti di più e nello stesso tempo può rimpolpare il proprio “fondo punti” partecipando ai corsi di recupero.

Il sommarsi di queste due situazioni, decurtazione punti in casino di errori come quello nel rientro pista al G.P. d’Italia a Monza e la superiorità messa in luce da Leclerc, non giocano certo a suo favore per avere quella lucidità mentale che è quanto mai necessaria sia in qualifica sia in gara.

Il chiavistello da scardinare è quello della mancata vittoria che lo attanaglia da un anno più che abbondante.

Non è che questo risultato possa cambiare più di tanto quello finale nella stagione in essere per quanto riguarda la possibile rincorsa al titolo, ma servirebbe per contribuire a riproporsi come pilota di vertice che è anche accompagnato da una certa pressione psicologica che di certo non gli consente di avere la lucidità necessaria.