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Leclerc salva la F1 da una vergogna con la V maiuscola

La F1 deve ringraziare Charles Leclerc per la sua pole che ha comunque acceso l’entusiasmo del pubblico presente a Monza che vede solo il rosso del Cavallino Rampante. Leclerc è stato il solo che ha capito il fattaccio e comunque ha premuto sull’acceleratore quando tutti gli hanno regalato una pole, peraltro meritata.

La seconda pole consecutiva del monegasco salva la faccia al comportamento assurdo di tutti quegli uomini responsabili della strategia ai box della F1 che, trattenendo i loro piloti ai box per evitare gli effetti negativi della scia, non hanno avuto il ben che minimo rispetto del pubblico pagante presente in pista e degli spettatori che hanno pagato sonori abbonamenti sulle TV private che detengono i diritti della F1.

La Fia e Jean Todt devono prendere dei provvedimenti seri per il futuro ma anche per l’oggi. In primis, una bella sanzione economica ai team ed anche una decurtazione punti Licenza per quegli 8 piloti che con il loro comportamento ci hanno messo un ulteriore carico in pista, prendendo la bandiera a scacchi senza potersi lanciare per un vero giro veloce.

La fortuna bacia la Ferrari in quanto, per il classico pelo di…., i commissari investigatori non hanno tolto il tempo a Sebastian Vettel per avere superato la linea bianca esterna della Parabolica nel suo primo tentativo in Q3. Linea bianca del limite da non superare nell’ allargare la traiettoria ed essere poi più veloci sul rettifilo, come era stato preannunciato dal direttore di corsa nel meeting di giovedì, ancor prima che si iniziassero le ostilità in pista.

La morale della favola: quella che avrebbe dovuto essere l’occasione della Ferrari per occupare la prima fila in accoppiata e quindi avere una partenza che portasse le Rosse a dominare sin dal primo giro, si trasforma in una situazione molto anomala e complicata, visto che la quarta casella per Vettel è quella dalla parte meno gommata della pista, alle spalle di Hamilton, con maggiori possibilità di far pattinare le gomme oltre a dover rendere ben 24 metri al suo compagno di squadra rampante e che ovviamente sta puntando a diventare uomo di punta anche si in Ferrari si sperticano a dire che non esistono un capitano ed un suo vice.