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Novità sulla SF90, ma solo nella gestione di quanto già disponibile. Così sembra.

Stando alle dichiarazioni ufficiali, la Ferrari ha deciso non portare nulla di eclattante, almeno dal punto di vista esteriore, per quanto riguarda lo sviluppo della SF90.

Tutto il lavoro che si è deciso di fare è concentrato nello sfruttare appieno tutto quanto è già disponibile. A Silverstone sono stati raccolti dei dati, copiosi a quanto sembra, che hanno fatto capire quale sarebbe stata la strada per far funzionare al meglio, nel complesso, le monoposto del Cavallino Rampante.

Si potrebbe dire che sul circuito inglese è stato sbagliato l’approccio nella messa a punto della monoposto nei confronti di quanto invece sarebbe stato necessario ed anche possibile. Fatte le “giuste” o presunte tali correzioni del caso si è verificato al simulatore statico e quindi a quello dinamico, anche con i piloti ufficiali, che con una differente messa a punto e regolazione di assetto, di aerodinamica e gestione power unit, i tempi sul giro, specialmente in gara, sarebbero stati decisamente migliori con la possibilità di avere differenti strategie e nello stesso tempo gestione dei pneumatici.

Tutte queste revisioni sono entrate a far parte delle simulazioni relative alla messa a punto, puntuale, di quello che dovrebbe essere l’assetto di base con cui fare l’approccio a questo fine settimana. Si dovrebbe partire, come poi al solito, ma in questo caso con una certa accentuazione ad esprimersi su due strade differenti tra i due piloti e fare quindi gli incroci necessari per avere un doppio giudizio di confronto.

Quello che sembra mettersi di traverso sembrano essere le variabili condizioni del clima. Nel complesso delle definizione dei particolari vi è anche la necessità di recuperare psicologicamente Sebastian Vettel che nel recente ha mostrato un certo “nervosismo” che lo ha esposto a ripetute sanzioni cronometriche per incidenti che lo hanno visto coinvolto.

L’approccio del pilota tedesco con questo appuntamento ha il pesante fardello dell’errore commesso nella passata stagione quando il fine settimana sembrava destinato a concludersi con una “schiacciante” vittoria che invece si è schiacciata contro le barriere della Sachs Curve, decretando poi quello che sarebbe diventato l’inizio della fine nella lotta testa a testa con Hamilton per la conquista del 5° titolo mondiale per entrambi.