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I titoli mondiali di F1 si allontanano di più dalla Ferrari a favore della conferma di Hamilton e la Mercedes

L’aggressività di Leclerc, che matura di gara in gara, e una prima parte di strategia vincente di Vettel seguita da un errore plateale si concretizzano in una sola deduzione logica.

Entrambi i titoli iridati di F.1 sono sempre più lontani per la Ferrari anche se la conferma della Mercedes non riuscirà a battere il record dell’epoca Schumacher.

Con il risultato odierno e per le restanti 11 gare, la Ferrari deve mettere in campo un programma “utopistico” per sperare in un recupero: Vettel, ora al 4 posto nella classifica piloti preceduto ovviamente da Hamilton, Bottas ma anche da Verstappen con l’obbligo di guardarsi alle spalle dove Leclerc sembra essere diventata la lepre da inseguire, in pista, deve recuperare 10 punti a gara visti gli attuali 100 di distacco da Hamilton.

Per il mondiale costruttori la cosa è ancora più ardua: da recuperare vi sono almeno 15 punti a gara da recuperare sulla Mercedes e vincere comunque per i solo punto.

Diventa pertanto basilare conquistare anche il punto gara per il giro veloce.

Hamilton e Bottas devono anche sperare che i 2000 tecnici, donne e uomini di Brackley stiano continuando a sviluppare, come hanno fatto sinora, la W10 e poter mantenere sempre un asso nella manica per tranquillizzare i piloti come è successo in qualifica con una progressione maggiore rispetto a quello di cui è stata capace la Ferrari tra la Q1 e la Q3, almeno per Vettel.

La squadra deve intervenire in modo adeguato sul pilota tedesco che sembra sentire molto la situazione e cade in una trappola come quella che gli ha teso Verstappen che ha dato un “malevolo” colpetto di freni nel momento in cui Vettel era talmente vicino che gli era impossibile evitare il tamponamento.

Leclerc ha imparato qualcosa di certo: se in Austria invece di stringere avesse girato largo accelerando il risultato finale poteva essere diverso. L’insegnamento lo si è visto nelle lotte a stretto contatto con Verstappen ed i sorpasso effettuati all’esterno fuori traiettoria ne sono la concretezza.