Tra le tante cose che è proibito fare in macchina non vi è nessuna disposizione, per ora, per quanto riguarda i divieti generalizzati, relativi al fumo, fatta salva la presenza a bordo di una donna in stato interessante o di minorenni, in entrambi i casi anche se esiste uno stretto rapporto di parentela con chi vuole fumare.
La multa prevista in questi casi ammonta a 110 euro. Non è una normativa prevista all’interno del testo unico che rappresenta il Codice della strada, ma un decreto legislativo che è stato a suo tempo emesso a tutela generalizzata dei non fumatori.
Un D.L. che non è tra quelli che trova una consistente applicazione in funzione della effettiva difficoltà, da parte dei corpi di polizia demandati al controllo, di effettuare i controlli ed applicarlo.
Le complicazioni nascono anche da un legislazione locale (regionale) che qualche volta sembra essere in antitesi con quanto previsto a livello nazionale anche per quanto riguarda le tempistiche dei ricorsi, della mancanza di sconto entro il pagamento in 5 giorni ed infine la mancata reciprocità di trasformare l’importo in una cartella esattoriale.
Fumare in auto, oltre alla generalizzata contro indicazione per la salute, prevede un periodo di distrazione che è prolungato per tutta la durata della sigaretta, ammesso che il fumo non vada negli occhi con le conseguenze del caso.
Il livello di distrazione che aumenta nel momento in cui si vuole posare la cenere ed infine la pericolosità rappresentata dal gettare il mozzicone dal finestrino, con un alto livello di possibilità di appiccare incendi a fianco della sede stradale ed alla vegetazione più importante se si transita su una strada di montagna fiancheggiata da boschi.
Alla Commissione Trasporti della Camera è in corso una discussione ad ampio raggio, per definire cosa e come far diventare legge. Tra le varie opportunità esiste anche una norma che vieterebbe totalmente il fumo mentre si è alla guida in qualsiasi condizione.