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La “pelleRossa” costa cara gli altri sono avvisati ed inseguono

La prima giornata di prove libere, che si è svolta sul circuito di Notre Dame a Montreal, isola del fiume San Lorenzo, vede la Scuderia Ferrari e i suoi piloti al vertice dei responsi del cronometro.

Leclerc davanti per 74/1000 di vantaggio su Vettel. La cosa più importante, però, è il risultato del lavoro: immagazzinare informazioni che saranno preziose in funzione del resto del weekend, già tra poche ore nelle qualifiche poi per la gara.

Charles Leclerc e Sebastian Vettel hanno ottenuto i migliori due tempi, anche se i riscontri cronometrici sono significativi solo in modo relativo per tre motivi: la pista si è presentata più sporca del previsto, le condizioni del meteo, molto caldo, hanno destabilizzato la scelta delle gomme ed ogni squadra ha seguito dei programmi d’approccio decisamente differenti e quindi difficilmente paragonabili in modo diretto

Charles Leclerc e Sebastian Vettel hanno girato molto, arrivando a percorrere 129 giri completi. Questi giri hanno permesso agli ingegneri delle due quadre di acquisire dati sul comportamento della SF90 con programmi di lavoro differenti per avere informazioni sul suo bilanciamento ma anche studiare le gomme, sia per quanto riguarda la configurazione da qualifica sia quella nei long run per programmare la gara.

I passaggi completati sono stati utili anche per i piloti che hanno potuto progressivamente aumentare la confidenza con i limiti in cui le traiettorie sono andate sempre più vicine ai muretti ed ai cordoli e capire dove è il limite invalicabile senza fare come ha fatto Lewisi Hamilton che ha dovuto far intervenire in modo “pesante” i suoi meccanici ai box.

I primi novanta minuti hanno visto Charles e Sebastian, in pista solo montando gomme medie, Ciò si è concretizzato con tempi sul giro che li hanno posizionati con il terzo e il quinto tempo con 1’13”720, e 24 giri all’attivo, e 1’13”905, con 28 tornate completate.

Nel pomeriggio sulle due SF90 sono state montate anche gli pneumatici con mescola Soft che hanno consentito, ai piloti in rosso, di ottenere i migliori tempi in 1’12”177 e 1’12”251, rilevamenti che poi sono rimasti i migliori riscontri della giornata.

Alle 17 CET nuovo appuntamento con la pista per l’ultima ora di prove libere prima delle qualifiche, che sono programmate a partire dalle 20 CET.

Il cinquantesimo Gran Premio del Canada prenderà invece il via domenica alle 14.10 locali ore 20.10 CET.

Charles Leclerc  ha così commentato la giornata
“Nel complesso la giornata è stata positiva. Nella prima sessione c’era molta polvere di cemento in pista che, combinata con le temperature piuttosto elevate dell’asfalto, ci ha messo in difficoltà dal punto di vista dell’aderenza. Le condizioni, man mano che le vetture giravano, sono migliorate e così nel pomeriggio mi sono trovato più a mio agio.
Tra la prima alla seconda sessione credo che siamo riusciti a lavorare bene e questo ci ha permesso di compiere un discreto salto in avanti dal punto di vista della performance. Dobbiamo continuare questo trend anche domani. Ipotizzare quale possa essere la posizione che possiamo meritarci in griglia è difficile. Sappiamo che i nostri rivali sono molto forti: noi faremo di tutto per dargli del filo da torcere.”

vettel alla conquista del Canada in onore di Villeneuve Foto Ferrari spa

Sebastian Vettel ha invece aggiunto
“È stata una giornata interessante: la pista era piuttosto scivolosa all’inizio e sono convinto che migliorerà per tutto il weekend. Con le gomme abbiamo fatto ancora fatica, specialmente per quel che riguarda la performance nei long run. Ci sarà da lavorare nella terza sessione di prove libere perché avere una buona posizione di partenza in griglia è fondamentale.
In questo momento direi che non siamo i più rapidi, soprattutto sul giro secco, dove i nostri principali rivali sembrano avere un discreto margine. Ci manca grip nelle curve più lente e la vettura non mi trasmette ancora le sensazioni che vorrei sentire. Proveremo a cambiare qualche regolazione per trovare il bilanciamento ottimale che ancora ci manca”.