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Leclerc e Vettel impegnati al simulatore

Sebastian Vettel e Charles Leclerc stanno vivendo delle ore molto intense a Maranello. Da una parte la loro presenza alla presentazione della SF90 Stradale che rappresenta la prima delle altre novità “elettrificate” che arriveranno nei prossimi mesi.

Una vettura che rappresenta la volontà di voltare pagina dal punto di vista tecnologico e nella stesso tempo rappresenta il top di gamma per potenza e prestazioni.

Gli esemplari in edizione limitata, come ormai è abitudine nella scelta commerciale a Maranello per i propri clienti più prestigiosi, fedeli ed anche particolarmente danarosi, hanno già un nome ed un cognome per quanto riguarda il futuro proprietario e le personalizzazioni richieste.

Una vettura che dovrà prevedere un particolare protocollo all’atto della consegna per consentire ai proprietari di poterne sviluppare le singole opportunità.

Poi ma non certo come situazione in secondo piano, anzi, la loro presenza al simulatore all’interno del cortile della Ges. I due piloti hanno potuto prendere conoscenza con la nuova tipologia di lavoro, prima fase di sviluppo, a fronte di quanto “scoperto” da Antonio Fuoco nel confronto tra realtà virtuale e quella di pista.

Un primo contatto a fronte ei nuovi responsabile di settore dopo un paio passaggio di testimone tra la “vecchia” guardia e quelli che devono rappresentare il futuro e l’impostazione del progetto 2020 per non parlare di quello 2021 che sarà rivoluzionato a fronte della tipologia di lavoro sinora seguita.

I due piloti hanno sfruttato ogni momento libero, dalla loro presenza a livello “commerciale”, per raccogliere le prime informazioni e sensazioni sulla tipologia di carico aerodinamico necessario nel prossimo appuntamento sul circuito Gilles Villeneuve a Montreal per rendere la SF90 F1 più prossima alle prestazioni della Mercedes, e davanti a quelle della Red Bull.

Si parla di un aerodinamica a medio carico che è stata il cardine del lavoro effettuato alternando la tipologia di assetto per la qualifica e quello necessario per le prestazioni in gara.

I due piloti hanno anche confrontato l’efficenza e le prestazioni, a confronto delle 3 tipologie di gomme a disposizione.

Hanno “scoperto” quelle che sono state le carenze oggettive lamentate nell’ultimo periodo e a Montecarlo in particolare.

La cosa sembra aver creato un certo ottimismo, specialmente per gli appuntamenti successivi, in quanto il materiale tecnico per il G.P. del Canada è in spedizione in queste ore ed anche per quanto riguarda le nuove soluzioni aerodinamiche che sono scaturite dalla nuova impostazione della Galleria del vento e del sistema GDF comunque richiedono un tempo minimo per poter essere realizzate in un numero minimo di esemplari necessari per ogni trasferta per tutte e due le vetture.