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Il trasporto pubblico è sicuro e non inquinante?

Grandi parole e proclami per “obbligare” i cittadini ad utilizzare il mezzo pubblico con tutti quelli che sono i rischi che la cosa sembra garantire.

Viene da pensare che, chi parla con tanto fervore, non conosca assolutamente quale è la realtà dei fatti e non conosca la situazione di viaggio.

Partiamo dall’elevato numero di portoghesi e l’impossibilità di poterli obbligare gli stessi al rispetto delle regole in quanto le loro reazioni sono spesso violente e “tollerate” poi da chi di dovere con assoluta mancanza di rispetto per chi è demandato al controllo.

Passiamo poi al taccheggio, agli attacchi alla persona, anche solo dal punto di vista verbale, senza escludere i tentativi di furto. Se poi si cerca di trattenere il malfattore e allo stesso viene impedito di svignarsela, anche tenendo le porte chiuse, si è certi della denuncia per tentato sequestro di persona, sempre che non si rimanga vittime di reazioni inconsulte.

I servizi esterni: la mancanza cronica delle pensiline che riguarda più dell’80% delle fermate sia in città, ma anche all’esterno della stessa. Alcune sono posizionate nel nulla, quando ad un centinaio di metri consentirebbe in eguali condizioni di traffico di raggiungere una importante destinazione come potrebbe essere il Pronto Soccorso di Baggiovara, come da foto, in due passi specialmente se piove o c’è la neve.

Per non parlare poi delle fermate sul bordo strada, ovvero dove si deve attendere l’autobus sulla carreggiata, con quelli che sono i rischi del caso, specialmente se le strade sono frequentate dai mezzi pesanti.

Infine il livello di inquinamento cui ci abituano i mezzi obsoleti in circolazione, per non parlare poi degli incendi degli stessi che hanno una frequenza impressionante. Un angelo custode pone, per fortuna, la sua protezione sui passeggeri e sono solo casi fortuiti se non vi sono state situazioni con conseguenze irrimediabili.