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Ottima iniziativa il controllo di sicurezza coordinato da parte delle Polizie Municipale della provincia. Ma….. mancano anche gli uomini

Il comandante della Polizia Municipale di Modena, affiancata dai rappresentanti da tutti gli altri Comandi Comunali della Provincia che vi hanno partecipto, ha presentato un primo bilancio delle 16 ore di controlli effettuati in modo coordinato e continuativo sulle principali strade della provincia da 88 pattuglie per un controllo di 1392 vetture e 1446 persone.

Una iniziativa lodevole che verrà replicata nel prossimo mese, il 10 maggio, che dovrebbe essere una costante periodica che purtroppo non è possibile per la cronica mancanza di personale.

Per primo, dopo quella del 10 maggio, queste iniziative devono essere “secretate” nel senso che non dovrebbero essere assolutamente annunciata in anticipo ma random.

Essendo state queste sinora più che pubblicizzate non si capisce come: uno esca di casa senza documenti, con patente sospesa sine die, senza assicurazione, con targhe contraffatte, senza revisione, sperando di non incappare in un controllo su una statale e tentare anche la fuga, con inseguimento.

Se la matematica non è un opinione 1 vettura controllata per pattuglia per ora e nessun dato relativo ai controlli notturni sulle biciclette che nella maggior parte sono totalmente prive delle dotazioni di sicurezza sia per la città sia per le strade extra urbane.

Esempio da “emulare” sarebbe la tipologia dei controlli che, alla fine degli anni 90 sulla E45 a notte fonda, vedeva la marcia deviata all’interno di un grande distributore dove Guardia di Finanza, P.S., Carabinieri e Stradale, controllavano di tutto e di più. Per far aprire il bagagliaio, in assenza del provvedimento del Giudice, chiedevano di mostrare la presenza del famoso triangolo.