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FERRARI F1

“Lina” delle mie brame. Sebastian Vettel attende le risposte in pista domenica in Bahrein dopo il lungo lavoro al simulatore.

Lina ,alias la SF90 di Sebastian Vettel, è la monoposto più attesa nel fine settimana in cui si disputa il secondo appuntamento del mondiale di F.1.Nella scorsa settimana, ma anche nelle prossime ore, si è lavorati a testa bassa alla Gestione sportiva di Maranello, per capire cosa come e quando non ha funzionato nella gara australiana.

Come nella gara di domenica prossima, Vettel partiva con due vittorie consecutive alle spalle.Sembravano essere una certezza dopo i risultati dei test invernali, ed invece non solo vi è stata la doppietta della Mercedes ma anche la Red Bull ha dimostrato di essere più veloce della SF90.

Nel molto lavoro svolto a Maranello, che ha coinvolto tutti dai meccanici tecnici, simulatori e piloti, si è scoperto come, per l’ennesima volta si sia manifestata una errata valutazione tra i dati raccolti nelle varie fasi della simulazione, per arrivare a quello che è successo in pista.

Non solo le correlazioni aerodinamiche ma anche come hanno funzionato i motori e l’assetto, non erano all’altezza della situazione. Le SF90, in particolare la Lina, si sono dimostrate essere “lente”nei confronti con le avversarie, e nello stesso tempo decisamente diverse tra di loro.

Dall’analisi dei dati registrati in pista e posti nel simulatore di guida si sono scoperte una serie di concomitanze che, sommate tra di loro, hanno portato alle carenze prestazioni manifestate.

Stando alle indiscrezioni, Vettel è stato a lungo a Maranello anche per impegni istituzionali nei confronti degli appassionati del Cavallino Rampante, oltre a scoprire gli arcani si sarebbero trovate le soluzioni per mettere entrambi i piloti nelle condizioni di recuperare il recuperabile e di stringere il gap ora esistente in punti sulla carta ed in prestazioni in pista, con Bottas, Hamilton e la Mercedes,

Il lungo rettifilo del Bahrein non lascia dubbi: o si raggiungono e superano 340 km/h di velocità massima o si è out dalla zona più alta del podio. Asfalto e pneumatici sono differenti anche se tutte le squadre più importanti hanno effettuati le stesse richieste per le forniture disponibili in circuito a fronte delle gradazioni di battistrada disponibili.

Oltre a queste importanti e concrete attese ve ne è un altra cui in Ferrari prestano molta attenzione: il possibile debutto di Mick Schumacher, pilota entrato di recente nella Accademy Piloti di Maranello, in F1 al volante dell’Alfa Romeo nel corso di uno dei 2 giorni di test previsti, sullo stesso tracciato, subito dopo il Gran Premio per sviluppare le monoposto.