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Alfa Romeo Racing 01 ha una aerodinamica sofisticata quanto basta

Facendo un confronto con la SF90 si nota come sulla nuova Alfa Romeo Racing di F1 che ribadiamo, sarebbe logico siglare 01 per dare inizio al futuro dopo gli ultimi annunci in cui, sia pure rimanendo nella propria sede di Hinwill, i tecnici abbiano cavalcato una strada decisamente più aggressiva meno convenzionale.

Se è tutto oro quello che luccica e se la veste aerodinamica, con cui la si è vista al debutto sulla pista di Fiorano, sarà confermata, sulla prima delle monoposto Alfa Romeo di F1 del terzo millennio, i tecnici hanno cavalcato una strada che ha mostrato una ricercatezza del lavoro che sinora non ha trovato riscontri equivalenti.

Siamo solo alla fase delle presentazioni, dei primi passi in pista per cui c’è da attendersi, da tutti i progettisti, qualcosa di nuovo già nella prossima settimana.

Muso, “cofano” e spoiler anteriori hanno una configurazione aerodinamica che è quanto mai interessante e di certo è stata realizzata su idee campate in aria. Idee concrete e non voli pindarici, in quel’ aria che è la vera protagonista nella progettazione delle linee esteriori per le F1 attuali.

A seguire quella parte aerodinamica che deve garantire il raffreddamento dei radiatori e nello stesso tempo garantire in miglior flusso necessario nella parte posteriore per sfruttare maggiormente quella parte di carico richiesto al corpo vettura a fronte delle necessità di “caricare” l’alettone e quindi dissipare potenza per raggiungere una velocità che risulta poi essere minore.

Altrettanto interessante lo studio e realizzazione dello snorckel per l’alimentazione motore e raffreddamento di tutto quanto sta sotto il cofano nella parte alta e che coinvolge direttamente tutto l’apparato della power unit.

Ha tre sezioni di cui una arretrata e più in alto a fronte delle due prese anteriori che sono quelle dedicate ad alimentare il la turbina che deve mandare in pressione l’aria da immettere nel motore Ferrari 064.

L’interesse per le soluzioni adottate è stato tanto che, con la scusa di controllare la funzionalità del “posteriore” tutto marcato Ferrari per quanto riguarda la meccanica, al test di debutto per Kimi Raikkonen hanno partecipato anche dei tecnici della GES.