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Allarme per il nuovo Codice della Strada

C’è da stare poco allegri. è in fase di discussione la versione revisionata e corretta del nuovo Codice della Strada. Stando ai rumors trapelati c’è da mettersi le mani nei capelli.

Sembra, infatti, che possa essere il festival dell’anarchia e si tralasciano invece cose che sarebbero basilari, in parte già previste, ma mai controllate e sanzionate.

Velocità in Autostrada: limite elevato a 150 km/h su quei tratti in cui è prevista la presenza “stabile” di tre corsie per ogni senso di marcia e dove l’ente gestore non pone limiti per motivi di sicurezza.

Una norma che è preoccupante per:

Lo stato di manutenzione dei veicoli in circolazione per quanto riguarda stato dei pneumatici (usura e pressione) dei freni e delle sospensioni tenendo presente che il parco circolante in Italia tende al “vecchio”

L’incremento nel consumo del carburante, quindi del livello d’inquinamento sia pure in spazi abbastanza aperti. Aumento dei costi di gestione del mezzo.

La capacità di poter gestire il mezzo a questa velocità in funzione dello status psico-fisico del guidatore e della sua attitudine ai tempi di reazione che subiscono una accelerazione piuttosto concreta.

Un incremento della velocità che non comporta risparmi temporali che possano essere decisamente quantificabili come “importanti”.

Incremento degli spazi di frenata in funzione della energia da dissipare che vede la massa del veicolo moltiplicata per la velocità al quadrato.

Si parla poi della libera circolazione, anche contromano, delle biciclette nelle strade urbane e l’introduzione nell’utilizzo di un caschetto protettivo. Preoccupante potrebbe essere la loro presenza sulle corsie preferenziali destinate ai mezzi pubblici che dovrebbero rallentare ulteriormente la loro velocità media di “viaggio” a meno chè non si provveda ad un allargamento delle stesse a tutto danno del traffico privato.

Da interpretare “positivamente” il divieto di fumare, per il lungo periodo di distrazione alla guida previsto dalla accensione allo spegnimento della sigaretta che poi, spesso e volentieri per non dire sempre, viene gettata accesa all’esterno ed in estate può essere alla base di un innesco di incendio per le sterpaglie secche limitrofe al manto stradale.

Il vero problema non è lo stato delle nuove normative ma i regolamento di applicazione delle stesse che devono essere esplicative a corollario.

Nella foto: due ciclisti contromano, senza luci e con il telefonino in mano senza la gestione diretta del manubrio