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Manca solo la Maserati in F1


Ferrari con la continuità di sempre, l’Alfa Romeo con un ritorno “racing” che tra le sue origini dal passato, quando dominò i primi due mondiali di F1, allora solo riservato ai piloti.

Ora manca solo la Maserati per completare il panorama agonistico delle case storiche italiane tutte sotto l’egida della FCA e con un pensiero che Sergio Marchionne voleva completare.

Il tassello giusto esiste e potrebbe essere completato con una “rinominazione” della Haas che utilizza, anch’essa, tutta la meccanica posteriore della Ferrari (motori cambio e trasmissione) ed ha la scocca made in Dallara.

Questo programma era legato alla volontà di Marchionne, su cui è quasi certo esistesse la longa manu di Bernie Ecclestone, di avere l’asso nella manica dell’alternativa per “placare” gli animi troppo libertari dei nuovi proprietari che hanno la gestione della F1 tramite Liberty Media.

Il manager autore delle evoluzioni economiche del gruppo non gradiva la volontà di far passare la Ferrari, da leader storico della F1, ad un semplice asset economico cui rivedere i benefit ed i privilegi che Ecclestone con il placet di una parte degli altri team aveva concesso al Cavallino Rampante.

La Maserati ha bisogno di un rilancio effettivo che non sembra concretizzarsi con una giusta penetrazione di mercato nel settore delle Berline, Gran Turismo e Suv di prestigio.

Il mercato Italia, a gennaio, ha penalizzato pesantemente la casa del tridente e questo richiede di trovare soluzioni in grado di rivitalizzare l’interesse dei possibili acquirenti e la F1 potrebbe essere il giusto palcoscenico dopo la parente dominante nella MC12 nel mondiale GT.

E’ ovvio che tutto può essere legato al risultato economico delle gestioni quotidiane che richiedono anche una rivisitazione delle offerte commerciali di prodotto con l’ingresso nella zona “ibrida” della mobilità quando marchi concorrenti,come la Porsche, sono pronti a proporre la versione elettrica, full, di una inedita Gran Turismo con prestazioni degne del marchio.

Il programma Racing del Biscione ha inoltre la prerogativa di riportare in F1, con un impegno full time, l’italiano Antonio Giovinazzi, ex terzo pilota della Ferrari, a fianco di Kimi Raikkonen che può portare in squadra le esperienze più recenti del Cavallino Rampante e dare pertanto la possibilità di una crescita repentina della squadra anche alla caccia di maggiori introiti economici per i premi riservati nella classifica costruttori.

L’uscita ufficiale del team è programmata sulla pista di Fiorano per percorre una delle sessioni di 100km. ammesse dalla Fia al di fuori dei test ufficiali.